I linfonodi inguinali ingrossati, così come quelli ascellari e del collo, possono dipendere da patologie più o meno gravi. Può trattarsi di un’infezione, di un deficit del sistema immunitario, di una reazione a un farmaco ma anche di tumori.
Questi si trovano nella zona della coscia, e più specificatamente nella zona inguinale. Si dividono in linfonodi superficiali e linfonodi profondi. I primi si trovano al di sotto della cute e sono pochi. Quelli profondi, invece, si trovano ad un livello più profondo dell’epidermide in una zona conosciuta come triangolo femorale. Il loro numero varia tra le 3 e le 5 unità. I linfonodi superficiali ricevono la linfa da genitali, basso addome, lombari, ano, perineo, natiche, cosce e gambe. In seguito, viene distribuita ai linfonodi inguinali profondi, che comunicano con i linfonodi iliaci esterni.
Cause principali dei linfonodi inguinali ingrossati
I linfonodi inguinali ingrossati sono un segnale che qualcosa all’interno del nostro corpo non funziona correttamente. Le cause possono essere molteplici e quindi, prima di allarmarsi, è importante rivolgersi al proprio medico per un consulto.
Solitamente le cause sono da attribuire alle infezioni, ai deficit del sistema immunitario, alle reazioni a un farmaco ma anche ai tumori. Nei casi più banali può invece dipendere da un eccessivo sforzo fisico.
I sintomi sono l’aumento della dimensione del linfonodo, la comparsa di dolore e la maggiore sensibilità della zona cutanea. In altri casi, invece, sono asintomatici, appaiono duri e fermi e può comparire sudorazione notturna.
Infezioni
Le infezioni che contribuiscono a fare ingrossare questi linfonodi si riferiscono alle malattie sessualmente trasmissibili. Le principali sono la sifilide, la gonorrea, l’ulcera venerea (cancroide), il linfogranuloma venereo e l’herpes genitale.
Inoltre il fenomeno può dipendere da infezioni virali, tra cui la mononucleosi e l’orchite, e da infezioni batteriche a carico di pelle e tessuti sottocutanei. Tra queste la toxoplasmosi e la peste bubbonica.
Deficit del sistema immunitario
Anche le malattie sistemiche possono determinare l’ingrossamento dei linfonodi nella zona inguinale. Tra queste, le principali sono l’artrite reumatoide, la sarcoidosi e il lupus. Il fenomeno, però si verifica solo quando la patologia è allo stadio avanzato.
Un’altra causa, che solitamente si verifica nei soggetti più giovani, è la linfadenite.
L’AIDS, in particolare, può determinare l’ingrossamento dei linfonodi ed abbassare le difese immunitarie con relative conseguenze.
Ostruzione del sistema linfatico
Con l’ostruzione del sistema linfatico gli arti inferiori appariranno visibilmente gonfi e percepibili al tatto.
Allergie
I linfonodi inguinali ingrossati possono essere un effetto collaterale ad alcuni farmaci e vaccini. I principali sono alcuni di quelli che vengono prescritti in caso di gotta ed epilessia. Inoltre, anche la penicillina, la pirimetamina e i sulfamidici possono provocare l’ingrossamento dei linfonodi.
Per quanto riguarda i vaccini, noti è questo effetto collaterale nel vaccino trivalente e nelle vaccinazioni contro il tifo.
Tumori
Tra i tumori che possono causare l’ingrossamento dei linfonodi inguinali ci sono le leucemie, i melanomi e i linfomi (linfoma di Hodgkin e il linfoma non-Hodgkin). Anche i tumori agli organi pelvici con metastasi determinano il fenomeno.Quando l’ingrossamento è dovuto a un tumore, solitamente vuol dire che il tumore maligno si è esteso ad altre regioni del corpo.
Conseguenze
I linfonodi inguinali ingrossati possono, a seconda della causa, determinare la comparsa di altri sintomi. Tra questi, comuni sono il mal di testa, la febbre, i dolori muscolari e tendinei, la stanchezza e il mal di gola.
Quando preoccuparsi
Come descritto, le cause che possono determinare i linfonodi ingrossati nella zona dell’inguine sono differenti. Per questo motivo non bisogna subito preoccuparsi perché il sintomo può essere curato anche in poco tempo.
È però fondamentale rivolgersi ad un medico per un consulto e una visita approfondita specialmente quando l’ingrossamento persiste o peggiora. Altri campanelli d’allarme sono la presenza di bruciore, calore e fastidio localizzato. Inoltre, bisogna fare attenzione se i linfonodi appaiono duri o immobili, se si nota un’inspiegabile perdita di peso.
Diagnosi
Per avere certezza della causa, il medico dovrà fare una visita approfondita. Dopo aver raccolto tutte le informazioni utili, procederà con la prescrizione di alcuni test. In particolar modo, potrà richiedere un’ecografia, degli esami del sangue e una TAC. Per una diagnosi definitiva, se il caso lo richiede, potrà essere importante sottoporre il paziente ad una biopsia. In questo modo, si potrà conoscere la natura del linfonodo ingrossato.