I disturbi reumatici sono un problema che si presenta comunemente dopo una certa età, tuttavia esiste anche una forma di artrite reumatoide giovanile o Morbo di Still che può colpire i bambini e gli adolescenti.
Quella conosciuta come artrite reumatoide giovanile è un’artrite cronica dell’infanzia, e può manifestarsi anche in bambini di soli 6 mesi. E’ attualmente la più frequente malattia reumatica cronica del bambino. Si tratta di un disturbo che colpisce più frequentemente il sesso femminile e inizia di solito con una tumefazione articolare che tende ad estendersi nel tempo.
Oltre al dolore articolare che può essere più o meno intenso, un campanello d’allarme importante è se il bambino lamenta sensazione di rigidità al risveglio.
Questo sintomo viene spesso sottovalutato, rendendo la diagnosi tardiva. L’artrite giovanile può iniziare subdolamente, con un dito o un ginocchio gonfio, una febbre o un’eruzione cutanea (un esantema) apparentemente inspiegabili.
Fortunatamente, se correttamente trattata, l’artrite reumatoide giovanile si risolve in circa i due terzi dei casi, al contrario della forma che colpisce gli adulti che spesso dura tutta la vita.
Una malattia molto simile all’artrite reumatoide, che colpisce molto spesso anche i giovani, è il cosiddetto morbo di Still. Si tratta di una forma più rara che comporta disturbi di natura infiammatoria, cronica e dalle cause ancora sconosciute, e che nella sua forma giovanile viene assimilata all’artrite reumatoide stessa.
Secondo le statistiche le fasce d’età più colpite dal Morbo di Still sono fra i 15-25 anni e i 36-46 anni; le donne risultano più colpite rispetto agli uomini.
Vediamo insieme più dettagliatamente:
- Cause dell’artrite reumatoide giovanile
- Sintomi del morbo di Still giovanile
- Come curare l’artrite giovanile
Cause dell’artrite reumatoide giovanile
Artrite è un termine generico che indica numerose malattie delle articolazioni di natura infiammatoria che possono avere cause infettive, batteriche, virali o reumatiche. La forma giovanile esordisce prima dei 16 anni di età e può colpire qualsiasi articolazione.
Vi sono ancora studi in corso per capire l’esatta natura del disturbo che pare si sviluppi su base autoimmune causata da una particolare predisposizione genetica del bambino e una causa esterna scatenante, come un’infezione virale o microbica.
In molti casi si tratta, infatti, di un’artrite reattiva, cioè di un’artrite che segue un’infezione virale o batterica, si esaurisce nel giro di poche settimane o mesi e non torna più. Non è stato mai collegato un fattore ereditario che incida nello sviluppo della malattia.
In altri casi, invece, si tratta di una forma conosciuta come AIG – Artrite Idiopatica Giovanile, che si ripresenta periodicamente o che diventa cronica e dura per mesi e anni o, più raramente, per tutta la vita. L’AIG è conosciuta anche come artrite cronica o artrite reumatoide giovanile.
Per la sua somiglianza con l’artrite reumatoide, anche il morbo di Still viene considerato una forma particolare di artrite giovanile. Le cause, che provocano il morbo di Still, sono sconosciute ma si pensa che l’origine possa essere un’infezione, virale o batterica.
Quali sono i sintomi iniziali
Il sintomo comune a tutte le forme di artrite giovanile è un persistente gonfiore accompagnato da tumefazione di una o più articolazioni. I tessuti delle articolazioni sono rivestiti internamente da una membrana detta sinoviale, che in presenza di artrite si infiamma, si gonfia, diventa più calda e dolente e, talvolta, si arrossa.
Questo tipo di infiammazione comporta un ispessimento della membrana che può arrivare ad aggredire tutte le altre strutture presenti, come cartilagini, legamenti e menischi.
Le articolazioni colpite dall’artrite reumatica giovanile solitamente presentano dolore più o meno grave, tumefazione e rigidità o limitazione del movimento articolare. In caso di morbo di Still la sintomatologia è molto caratteristica e oltre ai dolori articolari comprende anche febbre alta, rash cutaneo e mal di gola.
All’esordio dell’artrite è molto difficile prevederne l’andamento, ma tutte le forme, soprattutto se prese in tempo, possono essere curate almeno per limitare i danni che il decorso naturale della malattia comporterebbe. Questo aspetto rende fondamentale una diagnosi precoce del disturbo.
I più diffusi sintomi di artrite reumatoide giovanile sono la rigidità al risveglio, dolori articolari e gonfiore e, in caso di morbo di Still, anche la febbre, il mal di gola e la comparsa di rash cutaneo.
Come curare il morbo di Still giovanile
Quando si avvertono alcuni sintomi specifici dell’artrite reumatoide giovanile o del morbo di Still giovanile è opportuno recarsi dal medico per una diagnosi più approfondita attraverso le analisi del sangue e gli esami radiologici.
Non c’è alcun esame del sangue o delle urine o del liquido sinoviale o altro test che consenta di diagnosticare con certezza l’artrite reumatoide giovanile. Gli esami di laboratorio aiutano a confermare il sospetto diagnostico e ad escludere altre malattie che possono comportare gli stessi sintomi.
La terapia per combattere l’artrite reumatoide è piuttosto complessa e richiede la collaborazione di diversi specialisti come il pediatra-reumatologo, l’ortopedico, il fisiatra e così via. L’ideale sarebbe farsi prescrivere una terapia personalizzata nelle strutture specialistiche di reumatologia pediatrica.
Il programma terapeutico più diffuso comprende farmaci e ginnastica. Le medicine hanno per lo più lo scopo di tenere sotto controllo l’infiammazione in modo che non crei danni alle articolazioni, e allevino il dolore poiché non sono disponibili farmaci risolutivi per la guarigione.
Quanto più precocemente ed efficacemente verrà curato il vostro bambino, tanto maggiori saranno le probabilità di guarigione definitiva o comunque le probabilità che la malattia non lasci danni gravi e irreversibili.
Farmaci biologici per il morbo di Still
In alcuni casi, si può ricorrere ad un metodo molto efficace, i cosiddetti farmaci “biologici”. Non si tratta di farmaci naturali, ma di molecole costruite in laboratorio, uguali a molecole presenti nel nostro organismo. Sono prodotte per neutralizzare o inattivare le molecole che causano l’infiammazione. Quando è possibile utilizzarle l’efficacia si attesta intorno all’80%.
La scelta dei medicinali più appropriati spetta al medico, il quale considera la gravità con cui si presenta la malattia, in che momento si è fatta la diagnosi e come il paziente ha risposto ai precedenti trattamenti. Nei periodi in cui i sintomi sono più acuti, è consigliato rimanere a riposo ed evitare sforzi fisici.