Le terapie farmacologiche che hanno lo scopo di curare patologie gastrointestinali sono spesso associate ad altri farmaci. In particolar modo, il medico può prescrivere un gastroprotettore. Questi farmaci sono noti scientificamente con il nome di IPP o PPI ovvero, Inibitori di Pompa Protonica (Proton Pump Inhibitors).
I principi attivi all’interno dei gastroprotettori hanno la funzione di bloccare il processo di acidificazione che si attiva nello stomaco. Riconoscerli è semplice. Questi principi attivi terminano tutti in –zolo. In Italia, quelli più usati e commercializzati sono a base di Omeprazolo, Esomeprazolo, Lansoprazolo, Rabeprazolo, Pantoprazolo.
Questi vengono utilizzati, in modo particolare, dai pazienti che soffrono di dispepsia (digestione difficile), ulcera gastroduodenale, ernia iatale, reflusso gastroesofageo e sindrome di Zollinger-Ellison. Inoltre, ne fanno uso anche quei pazienti che devono assumere per lunghi periodi farmaci anti-infiammatori; tra questi gli sportivi.
Scopriamo, dunque, cosa sono, la loro funzione e le controindicazioni che oggi sono al centro di discussioni medico-scientifiche.
Cos’è un gastroprotettore
I farmaci definiti gastroprotettori hanno lo scopo di proteggere lo stomaco da alcune tipologie di farmaci che possono alterare la mucosa.
La prescrizione del farmaco gastroprotettore non è uguale in ogni caso o patologia.
Alla categoria appartengono gli inibitori della pompa protonica (IPP) che impedisce la produzione di acido cloridrico. Inoltre ci sono gli antagonisti dei recettori istaminici (o antistaminici) H2 che agiscono sull’istamina rilasciata dalle cellule endocrine gastriche. Alla categoria appartengono la cimetidina, la ranitidina, la nizatidina e la famotidina.
Esistono, inoltre, dei gastroprotettori che svolgono un’azione citoprotettiva (Misoprostolo, Sucralfato, Bismuto colloidale).
Sebbene non siano considerati effettivamente gastroprotettori, nella categoria potrebbero essere inseriti anche gli antiacidi.
Gastroprotettori naturali
Scienza e la chimica formulano sostanze specifiche per la protezione della mucosa intestinale. Tuttavia anche la natura offre il suo contributo. Inoltre, oltre a proteggere lo stomaco ne rafforzano le pareti.
Utili allo scopo sono l’aglio, il gambo dell’ananas, l’alloro, la melissa, il latte di mandorle, l’artiglio del diavolo e la passiflora.
Funzioni e benefici dei gastroprotettori
La funzione del gastroprotettore, in generale, è bloccare il processo di acidificazione che si attiva nello stomaco.
Il processo è svolto dalla pompa protonica. Questa pompa è presente nelle cellule gastriche che rilasciano acido cloridrico nello stomaco con lo scopo di eliminarle. Nello specifico, i principi attivi dei gastroprotettori sono capaci di trasformare un Ph acido in uno quasi neutro.
Questi farmaci sono prescritti ai pazienti che soffrono di cattiva digestione, ulcera, ernia iatale, reflusso gastroesofageo e sindrome di Zollinger-Ellison. In generale, sono utilizzati da che assume per lunghi periodi farmaci anti-infiammatori, FANS (aspirina, nimesulide) e cortisoni.
Gastroprotettore e dosaggi
Il dosaggio del gastroprotettore varia in base al farmaco. La posologia e il dosaggio dipendono dal farmaco e sono indicati sul bugiardino all’interno della confezione.
Solitamente è preferibile assumere i gastroprotettori al mattino a stomaco vuoto. Se questo dosaggio non è sufficiente e non si ha giovamento, il medico può suggerire di ripetere il dosaggio la sera.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Come tutti i farmaci anche il gastroprotettore non è esente da effetti collaterali. Sono note, infatti, reazioni al farmaco piuttosto importanti.
In primo luogo, l’assunzione dei gastroprotettori determina la carenza di vitamina B12 e di magnesio nel sangue. Sono anche responsabili del cattivo assorbimento della vitamina D, del calcio e di altri minerali.
Il farmaco può determinare anche reazioni allergiche ed infiammatorie dovute proprio all’alterazione del pH acido del tratto intestinale. Il pH più neutro, infatti, impedisce di eliminare batteri e altri agenti patogeni presenti nel cibo che consumiamo anche regolarmente.
Sono state riferite e accertate anche polmoniti, infezioni, anemia e aritmie cardiache. Inoltre, è stato notato che questa categoria di farmaci contribuisce ad aumentare i rischi di osteoporosi e artrite. Determinano anche dolori muscolari e miopatie.
In alcuni casi, il farmaco è anche responsabile di tumori e di demenza senile.
Consigli utili
Anche se la raccomandazione è nota, è bene ricordare che quando si assumono farmaci bisogna parlarne prima con il proprio medico. Questi, infatti, potrà monitorare la reazione del corpo al farmaco e stabilire cure alternative o se è il caso di sospendere il trattamento.
È importante, comunque, assumere il gastroprotettore solo se strettamente necessario. La regola alla base del benessere è sempre quella di seguire una vita sana, mangiare correttamente e praticare dello sport regolarmente.