Emorroidi sanguinanti: le cause principali e cosa fare

Le emorroidi sanguinanti sono molto dolorose e fastidiose. La cause possono essere differenti e nella maggior parte dei casi evitate. Ecco come comportarsi e come curarle

Emorroidi sanguinanti: le cause principali e cosa fare

Le emorroidi sono dei “cuscinetti” che si trovano nella parte superiore o finale del retto. In essi sono presenti numerosi vasi sanguigni. Può accadere che mentre si gonfiano e sgonfiano, nella fase di defecazione, le vene si dilatano e fuoriesce sangue. Le emorroidi sanguinanti, dunque, rappresentano un’infiammazione, conseguenza della formazione di varici che interessano la zona ano-rettale.

Come conseguenza, si notano tracce ematiche nelle feci o, dopo la detersione, sulla carta igienica. Oltre alle perdite di sangue, il soggetto può avvertire dolore all’ano, bruciore e prurito. La sintomatologia è propria delle emorroidi esterne. A differenza di quelle interne, che interessano la parte superiore del canale anale, si trovano nella zona terminale del retto.

L’infiammazione deve essere trattata tempestivamente e richiede di sottoporsi ad una visita specialistica di controllo. Solo in questo modo, sarà possibile valutare il caso e determinare l’origine e la gravità della condizione del paziente.

In caso di emorroidi sanguinanti bisogna sottoporsi ad una visita specialistica

In caso di emorroidi sanguinanti bisogna sottoporsi ad una visita specialistica

Emorroidi sanguinanti: cause principali

Le cause che determinano le emorroidi sanguinanti sono differenti. Quelle principali sono la stipsi cronica, le eccessive spinte per evacuare, l’alimentazione, la gravidanza e l’età.

L’infiammazione, infatti, può essere conseguenza degli sforzi prolungati ed eccessivi nel defecare. Anche lo stare troppo tempo seduti nel WC, così come stare troppo tempo in piedi, può determinare la patologia.

Sono predisposti alle emorroidi anche tutti coloro che seguono una dieta poco equilibrata e povera di fibre. Sono soggetti all’infiammazione anche chi abusa di insaccati, alcolici, spezie e cioccolato. Coloro che non bevono acqua a sufficienza possono incombere nel fastidioso problema.

Nelle donne in gravidanza, invece, il fenomeno è piuttosto comune. È conseguenza dell’aumento della pressione esercitata nella zona pelvica a causa del feto. Anche i cambiamenti ormonali possono determinare la fuoriuscita ematica. Anche le persone anziane possono soffrire di questo disturbo.

Sono soggetti all'infiammazione anche chi abusa di insaccati, alcolici, spezie e cioccolato

Sono soggetti all’infiammazione anche chi abusa di insaccati, alcolici, spezie e cioccolato

Altre cause

Le emorroidi sanguinanti possono essere conseguenza di predisposizione genetica e familiare. Lo stile di vita e le cattive abitudini possono, inoltre, causare l’infiammazione del tratto finale del retto. In particolar modo, sono a rischio chi conduce una vita sedentaria, chi ha problemi di obesità e sovrappeso.

Anche coloro che fanno lavori particolarmente faticosi o che richiedono eccessivo sforzo fisico possono manifestare i sintomi. Lo stress influisce sull’insorgere del problema. Il tabagismo può essere un altro fattore di rischio che determina il fenomeno.

A rischio sono anche alcuni sportivi. In particolar modo, coloro che praticano ciclismo ed equitazione. Le perdite di sangue dal sedere possono essere anche conseguenza dell’uso di lassativi e anticoncezionali. Possono, però, anche dipendere da patologie o infezioni. Tra queste, le bronchiti acute, l’ipertensione, la cirrosi epatica, alcune neoplasie che interessano la zona pelvica e l’ipertrofia prostatica.

Emorroidi sanguinanti: cosa fare

La prima cosa da fare è rivolgersi al medico per una visita specialistica. È importante accertarsi che il sintomo non si conseguenza di una patologia grave.

Sarà il medico, dopo aver eseguito la diagnosi, a stabilire se fare ulteriori accertamenti, prescrivere una cura farmacologica necessaria o a suggerire l’intervento chirurgico. Quest’ultimo, è da considerarsi una soluzione estrema e che viene scelta solo per necessità del caso.

Impacchi a base di calendula possono aiutare a lenire i sintomi

Impacchi a base di calendula possono aiutare a lenire i sintomi

In genere, il medico prescrive, in base alla gravità del caso pomate ad uso locale che contengono cortisoni o anestetici. Questi hanno la funzione di disinfettare, ridurre l’infiammazione e cicatrizzare.

Nei negozi specializzati si può acquistare un cuscino specifico per emorroidi che permette di sedere senza avere eccessivo dolore. È importante evitare di toccarsi e grattarsi anche se dà temporaneo sollievo al prurito. In questo modo, infatti, si rischia di peggiorare la situazione.

Utile è anche seguire una dieta equilibrata ricca di fibre, minerali e vitamine. È indicato scegliere pane e pasta integrale, carni bianche, verdure (broccoli, spinaci e cavoli), frutta secca o fresca di stagione. Da evitare sono, invece, i cibi grassi, gli insaccati, la carne rossa, le fritture, le spezie, gli alcolici, il tè e il caffè e la cioccolata.

Emorroidi sanguinanti: rimedi naturali

I rimedi naturali per curare le emorroidi sanguinanti sono differenti. Utile e consigliato è la crioterapia, ovvero fare degli impacchi di ghiaccio. Il ghiaccio, infatti, è un vaso costrittore naturale capace di bloccare il sanguinamento e dare sollievo al dolore e al prurito.

Anche i bagni in acqua tiepida si dimostrano efficaci contro il fastidio. Per ridurre il dolore e cicatrizzare si possono utilizzare anche delle erbe e piante medicinali. Allo scopo sono adatte l’aloe vera, la calendula e l’amamelide.

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