La fuoriuscita di sangue dal sedere è un sintomo molto frequente che può interessare indistintamente, uomini e donne. La perdita di sangue si verifica, solitamente, durante la defecazione o immediatamente dopo. In genere, il paziente, si accorge dell’emorragia guardando le feci, la carta igienica o il water; il sangue può ricoprire la superficie delle feci, essere incorporato in esse, manifestarsi come gocciolamento isolato o avvenire dopo il lavaggio.
Quando la perdita di sangue dal sedere è di colore rosso vivo e priva di coaguli si origina dal sigma o dal retto e viene definita rettorragia o proctorragia; quando, invece la perdita emorragica è di colore rosso scuro si definisce melena ed è consigliabile recarsi immediatamente al pronto soccorso o consultare un medico perché indice di un problema più grave che ha origine nella parte superiore del tubo digerente.
Inoltre, la perdita di sangue dal sedere è detta proctorragia, quando è abbondante, mentre è detta ematochezia quando è minima.
Sangue dal sedere senza dolore: diagnosi
Le ragioni della perdita ematica dall’ano possono essere differenti, così come i sintomi. Questa perdita di sangue può essere associata a uno o a più sintomi, come ad esempio il prurito o il dolore anale; ma può anche dipendere da altre patologie di natura infiammatoria o da reazioni dell’organismo che interessano la parte finale dell’intestino, e non essere affatto dolorosa.
La diagnosi per identificarne l’origine viene espressa generalmente dopo una visita proctologica e dopo aver eseguito un esame endoscopico, una sigmoidoscopia e una colonscopia. Nello specifico, il medico inizierà ad ispezionare la zona anale, in cerca di ragadi o emorroidi esterne; procederà esaminando il retto al fine di rilevare eventuali anomalie e di valutare le condizioni della prostata negli uomini.
Cause della perdita di sangue dal sedere
Le cause più comuni della perdita di sangue dal sedere sono le emorroidi, le ragadi anali (piccoli tagli della mucosa anale), la colite ischemica, fistole anali (piccolo canale che si trova tra la fine del intestino e la pelle vicino all’ano), proctite (infiammazione della mucosa rettale), polipi (tumori in genere benigni), gastroenterite (infezione), colite ulcerosa (malattia infiammatoria cronica dell’intestino), ulcera peptica, malattie alimentari e malattie veneree.
La perdita di sangue dal sedere può anche essere associata e causata da un aumento della frequenza delle evacuazioni, a stitichezza (stipsi), incontinenza, a diarrea, irritazione della pelle, a emissioni di muco e pus, tumori o da flogosi infettive.
In alcuni casi, molto rari, il sanguinamento rettale può essere anche sintomo di un tumore al colon, che può essere curato con successo se viene diagnosticato in tempo.
I fattori di rischio sono la stitichezza, la diarrea, malattie infiammatorie intestinali, la sedentarietà o lo stare troppo tempo in piedi, l’obesità, gli sforzi intensi ed eccessivi (per esempio dovuti alla stitichezza, al sollevamento di pesi), la gravidanza e il parto, l’età, la tosse e il vomito prolungato o cronico.
Quando il sangue è misto alle feci vuol dire che questo ha avuto il tempo di mescolarsi ad esse all’interno del tratto intestinale e quindi, la diagnosi può rivelare la presenza di patologie nel colon o nel sigma, tra queste le malattie infiammatorie croniche (rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn), ed ancora diverticoli, “bolle” che si formano sul colon, neoplasie benigne o maligne che interessano il tratto inferiore del colon e del retto.
Se il sangue ricopre solo superficialmente le feci o il gocciolamento di sangue dal sedere avviene al di fuori della defecazione vuol dire che il soggetto manifesta patologie che interessano l’ultimo tratto del retto e il canale anale (emorroidi, ragadi anali, colite ischemica, fistole, patologie neoplastiche a carico del canale anale).
Consigli e cure
In caso di perdita di sangue dal sedere è opportuno perdere peso, quando è necessario, e correggere la propria alimentazione aumentando, in maniera graduale, il consumo di farinacei integrali (pane, pasta, riso), di frutta e verdura.
Inoltre, il paziente deve fare sport, idratarsi continuamente e bere molta acqua, ed eliminare o ridurre alcool e caffeina. Nonostante la perdita di sangue dal sedere, non bisogna rimandare l’evacuazione e bisogna evitare i farmaci che causano stitichezza.
Quando i primi rimedi non sono sufficienti, il medico può prescrive l’uso di creme o supposte, generalmente a base di cortisone, ed anestetici, per eliminare l’infiammazione e alleviare i sintomi. In alcuni casi, più gravi, può essere indispensabile ricorrere alla chirurgia.