Quando fare la prima ecografia pelvica transvaginale

La prima ecografia pelvica transvaginale si effettua dopo che una donna ha avuto un rapporto, durante la gestazione si può effettuare entro i primi tre mesi. Non è un esame invasivo e consente di riconoscere problemi e malformazioni dell'utero.

Quando fare la prima ecografia pelvica transvaginale

Andare dal ginecologo per effettuare un’ecografia pelvica non è mai facile, per nessuna donna. Nonostante la visita ginecologica sia uno degli esami di routine più importanti, per la vita di ogni signora, è molto difficile affrontarla, soprattutto a livello psicologico. Parlare dei propri problemi intimi non è semplice, andare dal medico ed effettuare la visita, lo è ancora di meno.

Per fortuna, molte donne non la pensano così e decidono fin da subito di sottoporsi ai vari controlli e di sottoporre le proprie figlie, per scongiurare eventuali pericoli.

La prima ecografia pelvica transvaginale, in genere, viene effettuata dopo che una ragazza ha avuto il primo rapporto sessuale; prima di questo momento, in caso di mestruazioni dolorose o altri disturbi, è possibile effettuare un’ecografia pelvica addominale, da farsi con la vescica piena. Si può fare anche durante la gravidanza, entro i primi tre mesi di gestazione.

Ecografia pelvica transvaginale: cos’è?

Si tratta di un esame che serve per analizzare l’utero e gli organi genitali femminili dal punto di vista morfologico. Viene prescritta se si presentano alcuni problemi legati al ciclo mestruale o all’infertilità e generalmente, viene svolta insieme alla visita ginecologica. Questo genere di esame si può effettuare tutti i giorni del mese e praticamente bisogna posizionarsi come per una visita ginecologica.

Ecografia pelvica transvaginale

Ecografia pelvica esterna

L’ecografia transvaginale si effettua con una particolare sonda, che verrà inserita all’interno della vagina, su questa sonda verrà inserita una protezione in lattice, per ragioni di igiene e del gel, per favorire l’inserimento all’interno della vagina. Grazie a questa sonda, che funziona mediante ultrasuoni, è possibile ispezionare il collo dell’utero, le ovaie e l’interno dell’utero, per verificare se vi siano eventuali problemi.

Si effettua durante i primi tre mesi di gravidanza per comprendere se si tratta di qualche gravidanza extrauterina. Normalmente la TVS, Trans Vaginal Sonography, dura all’incirca 10 minuti, però potrebbe protrarsi almeno mezz’ora, se viene riscontrata qualche difformità, per approfondire la diagnosi. Non è un esame doloroso, anche se molte donne continuano ad avvertire un leggero fastidio, che perdura qualche ora.

L’ecografia transvaginale in 3D, di ultima generazione, consente di avere una visione ancora più completa dell’utero, cercando di individuare se si tratta di un utero unicorne, bicorne, setto o doppio, retroverso.

Ecografia ginecologica: preparazione

Per effettuare un’ecografia transvaginale, bisogna prima prepararsi psicologicamente e poi fisicamente. E’ indispensabile, quando si effettua una visita ginecologica, curare bene l’igiene intima, effettuando un lavaggio prima di uscire di casa, facendo attenzione a lavare bene la parte tra le due grandi labbra.

Ricordiamo che non sempre le donne che vanno dal ginecologo sanno già che dovranno fare questo genere di esame, perché spesso si va lì per una visita o per un’ecografia normale. Se il vostro medico ritiene di dover procedere con l’ecografia transvaginale ve lo dirà durante la visita, tenendo presente che questo esame, che non è invasivo, consente di individuare e combattere le cisti nelle ovaie, i dolori, i sanguinamenti, i fibromi, i polipi, eventuali lesioni, malformazioni uterine e l’amenorrea.

Ecografia pelvica transvaginale

La sonda per effettuare l’ecografia pelvica transvaginale

Ecografia pelvica transvaginale: costo

Spesso viene effettuata in concomitanza con la visita ginecologica, quindi il prezzo varia a seconda del medico al quale ci si è rivolti. Normalmente, per la sola ecografia, il prezzo potrebbe variare dalle 50 alle 80 euro, ma ripetiamo, questo è molto indicativo. Se viene effettuata presso un istituto di sanità pubblica, il suo costo dipenderà dal ticket imposto, se si è esenti ticket, non è previsto alcun costo.

Ecografia pelvica e perdita della verginitĂ 

Molte donne vergini hanno paura di affrontare l’ecografia transvaginale perché potrebbero perdere la verginità con questo esame. Cerchiamo ora di affrontare questo problema, cercando di dissolvere ogni dubbio. Generalmente l’ecografia vaginale interna viene prescritta alle pazienti che hanno già avuto il loro primo rapporto sessuale e quindi hanno subito la rottura dell’imene. Perché quando si effettua questo esame, la sonda viene inserita nella vagina, quindi in presenza dell’imene, quest’ultimo potrebbe rompersi e portare alla perdita della verginità.

Bisogna dire, però, che in questi casi, prima di procedere alla eco transvag, un ginecologo, sapendo che la paziente è vergine, tenterà di effettuare prima un esame transrettale. In caso di esito negativo e se c’è inevitabilmente la necessità di effettuare l’ecografia pelvica interna informerà la paziente di tutti i rischi a cui si andrà incontro.

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