Eccoci qui a 23 settimane di gravidanza, il pancione continua a cresce e il bambino continua a muoversi. Il suo peso diventa sempre più consistente e di conseguenza la mamma inizia a sentire i primi fastidi alla schiena. Il mal di schiena è sempre più presente ed è dovuto anche ad una postura sbagliata, per portare il peso del bambino.
E’ importante riuscire a tenere sempre una posizione eretta e camminare molto, cercando di distribuire il peso equamente tra il piede destro e quello sinistro. E’ importante anche riuscire a fare degli esercizi di ginnastica dolce o andare in piscina, ma se non ne avete la possibilità, non preoccupatevi, una bella passeggiata, con delle scarpe comode, farà passare ogni dolore.
A proposito di scarpe, per le amanti del tacco, abbiamo una notizia un po’ spiacevole, a partire dalla ventitreesima settimana di gravidanza, dovete rinunciare ai tacchi mozzafiato, e dovete optare per un tacco di 4 o 5 centimetri o per delle comodissime scarpe da tennis, la vostra schiena vi ringrazierà.
23 settimana di gravidanza: cosa accade alla mamma
I sintomi nel corso della ventitreesima settimana di gravidanza, non sono molto rilevanti. Oltre al dolore alla schiena, si potrebbe presentare anche l’insonnia. Riuscire a prendere sonno diventa sempre più difficile e questo è dovuto ai cambiamenti ormonali, che continuano a verificarsi nell’organismo della donna. La sera, prima di andare a letto, provate a bere una tisana alle erbe, possibilmente di quelle rilassanti, che riescono anche a conciliare il sonno.
Il bisogno di fare pipì continua a diventare impellente e spesso proprio per questo ci si sveglia durante la notte, cercate di evitare di bere molta acqua prima di andare a dormire, riuscendo a bere acqua durante la giornata. Se siete amanti del caffè, poi, vi dobbiamo consigliare di limitarne le dosi. Se vi state chiedendo se potete bere caffè durante la gravidanza, la risposta è si, però non dovete esagerare.
Il seno inizia nuovamente a far male, proprio come era accaduto durante le prime settimane di gravidanza, non dovete preoccuparvi, questo indolenzimento è dovuto alla preparazione per l’allattamento, sempre per tale ragione i capezzoli potrebbero diventare più scuri.
Ventitreesima settimana di gravidanza: cosa accade al feto
Cosa succede al feto a 23 settimane di gravidanza? Così come abbiamo visto, nel corso della 22° settimana di gravidanza, sul suo corpo si forma una patina sottile, che ha come compito principale quello di proteggere la sua pelle dal contatto diretto con il liquido amniotico, questa sostanza prende il nome di vernice caseosa e serve appunto ad evitare che la pelle del feto si secchi troppo.
Il feto continua a sviluppare le sue papille gustative, i capelli, le sopracciglia e le unghie, oramai le sua dita hanno anche l’impronta digitale. Nel corso di questi giorni, gran parte dei cambiamenti fetali sono dovuti allo sviluppo del sistema nervoso, si stanno formando le cellule e continua a muoversi con movimenti sempre più ritmati.
Nel corso della ventitreesima settimana di gestazione, inoltre, il feto inizia ad aprire e chiudere le palpebre, che nella maggior parte del tempo rimangono ancora chiuse. Pesa all’incirca 470 grammi, anche se il peso varia a seconda del sesso, le femmine peseranno all’incirca 460 grammi, mentre i maschietti arrivano a pesare 480 grammi. La lunghezza del feto si attesta a circa 27-28 centimetri.
Gravidanza 23 settimane: le contrazioni di Braxton-Hicks
A 23 settimane di gravidanza potreste avvertire le prime contrazioni, logicamente non dovete avere paura, perché non sono le contrazioni che portano al parto, ma sono un fenomeno molto comune, a partire da questo periodo, che prende il nome di contrazioni di Braxton-Hicks, chiamate così perché il nome del medico che le identificò era John Braxton Hicks, ma vengono comunemente chiamate false contrazioni.
A cosa sono dovute le contrazioni di Braxton-Hicks? E’ semplice, sono una conseguenza di tutto ciò che sta avvenendo dentro il vostro utero. Esse, infatti, si presentano in maniera regolare, non sono di forte intensità e il loro compito è quello di predisporre l’ingrossamento dell’utero e aiutare il feto verso il parto. Queste contrazioni, infatti, preparano sia il corpo della mamma, che quello del neonato al travaglio e a partorire. Per la mamma queste contrazioni rappresentano dei piccoli dolori, che si presentano a ritmo scadenzato, se i dolori si fanno più intensi, però, e soprattutto più frequenti, dovete parlarne con il vostro ginecologo.