Le false mestruazioni sono delle perdite ematiche vaginali che compaiono al di fuori del normale ciclo di una donna. Non sono necessariamente preoccupanti.
Le cause dello spotting possono essere differenti ed è compito del medico riconoscerne l’origine. Può essere, per esempio, dovuto a una reazione dell’organismo ad una patologia, a perdite da impianto, a una gravidanza o a un ciclo mestruale irregolare. In questo caso, se si sospetta una gravidanza o si è in stato interessante è opportuno farsi visitare dal medico. Nelle giovani donne in età fertile, invece, queste perdite accadono quando si ha il ciclo mestruale irregolare. A seguito della perdita di sangue è facile entrare in confusione e chiedersi se si può rimanere incinta con il ciclo.
Le donne si domandano, a tal proposito, cosa sono queste perdite e quali sono i sintomi Frequente, è anche la domanda se si possono distinguere e riconoscere dal ciclo mestruale vero e proprio.
Sintomi, come riconoscerle e distinguerle
I sintomi delle false mestruazioni sono simili, ma non uguali, alle mestruazioni vere e proprie. Cambia, infatti, la causa e la tipologia di sintomo.
Prima dello spotting mestruale è frequente, infatti, avvertire mal di testa, dolori addominali, notare gonfiore al seno e avere sbalzi d’umore. Il flusso può all’inizio essere abbondante per poi scemare con il passare dei giorni.
Questi sintomi sono anche presenti nelle perdite ematiche in gravidanza. In questo caso, però, le perdite ematiche, sebbene si verifichino nel periodo previsto del ciclo, sono più scarse, raramente abbondanti e irregolari. Il sangue appare di colore più tenue, tende al rosa, e la consistenza è più liquida.
Questo tipo di perdite possono anche essere accompagnate da piccoli crampi che si avvertono nella zona uterina. In alcuni casi, il fenomeno è associato anche ad un aumento della temperatura basale.
Quanto durano le false mestruazioni?
La durata del flusso di sangue cambia da donna a donna. Come per il ciclo mestruale, anche quando si tratta di false mestruazioni la durata è variabile. Le perdite ematiche possono durare qualche giorno fino a 7-10 giorni.
Nel caso lo spotting avvenga in gravidanza, solitamente dura al massimo 3 giorni. In questi casi, lo spotting si verifica solitamente nel primo e nel secondo trimestre della gravidanza.
Cause e rischi delle false mestruazioni
Ma perché accade? Nelle giovanissime, il fenomeno può coincidere con il menarca, l’arrivo delle prime mestruazioni.
Nelle donne fertili, le false mestruazioni sono principalmente conseguenza dell’avere un ciclo irregolare. Altra causa è la manifestazione di una disfunzione nella fisiologica uterina che si manifesta principalmente con metrorragia e ipermenorrea. Può essere conseguenza anche dell’uso della pillola del giorno dopo.
Cause delle false mestruazioni in gravidanza
Le false mestruazioni in gravidanza sono frequenti.
Nelle donne in gravidanza, il fenomeno può essere dovuto alle modifiche fisiologiche che subisce l’utero. Questo, infatti, avviene solitamente tra il terzo e il quinto mese di gestazione. L’utero, in questa fase della gravidanza si allarga per fare spazio al bimbo.
Anche le perdite da impianto possono provocare questa reazione.
Inoltre, anche l’aumento repentino degli estrogeni e del progesterone, tipici dell’inizio di una gravidanza, possono causare sanguinamento. Questo tipo di spotting può essere facilmente confuso e scambiato per il ciclo mestruale.
Un’altra causa è il distaccamento del trofoblasto ma, solitamente non è una condizione che mette a rischio la vita del feto o della mamma. Il trofoblasto, simile alla placenta, ha la funzione di nutrire l’embrione e può staccarsi nei primi mesi di gestazione.
False mestruazioni: come comportarsi
Pensare di avere il ciclo mestruale in gravidanza è del tutto impossibile. Se ciò accadesse significherebbe che l’endometrio si è sfaldato e che c’è rischio di aborto.
Per questo motivo, è importante comunicare al proprio medico e al ginecologo le false mestruazioni.
Il fenomeno, infatti, potrebbe essere un campanello d’allarme che indica patologie, cisti e polipi che interessano il tratto cervicale. Potrebbe anche essere un sintomo connesso con la rottura di vasi sanguigni all’interno dell’utero. Inoltre, le perdite ematiche in gravidanza potrebbero indicare un possibile aborto.
Diagnosi e cura
SarĂ il ginecologo, che valuterĂ la condizione della donna prima di comunicare una diagnosi ed, eventualmente, prescrivere una terapia.
Per le donne in gravidanza, per esempio, il ginecologo potrà ritenere opportuno aumentare la dose di progesterone per osservare le contrazioni dell’utero.