I pappataci cosa sono? Si tratta di insetti che assomigliano molto alle zanzare, provengono dai Tropici e dal Mediterraneo e riescono a sopravvivere e a riprodursi in un ambiente caldo e dove ci sia un’elevata umidità . Questi insetti colpiscono di notte: durante il giorno, infatti, si nascondono e nelle ore notturne iniziano a pungere; queste punture possono colpire, indistintamente, sia gli uomini che gli animali. Prediligono la notte, perché sono molto sensibili alla luce, infatti non riuscirebbero a sopravvivere all’esposizione dei raggi solari, per tale ragione, nelle ore diurne si nascondono al buio, in zone ombrose, come la cuccia di un cane o una cantina.
I pappataci sono insetti di piccole dimensioni, infatti non sono più lunghi di 4 millimetri, a primo impatto assomigliano molto alle zanzare, ma sono molto più piccoli. Il loro colore è giallo e rosso con sfumature di grigio. Pungono con la bocca, che è formata da una punta verso il basso, le femmine si nutrono del sangue sia umano che animale, mentre i maschi si nutrono di altre sostanze.
Il loro nome deriva dal loro modo di pungere, perché questo animale pappa e tace, ovvero punge senza far rumore. Il ronzio delle zanzare, infatti, ci fa capire subito che esse sono in avvicinamento; questi insetti, invece, sono molto silenziosi e non ci si accorge affatto della loro presenza, se non dopo aver individuato la puntura sul nostro corpo.
Punture di pappataci: cosa fare
Quando i pappataci pungono l’area intorno alla puntura si presenta rossa, rigonfia e provoca un notevole prurito. Alcune persone possono avere sintomi anche molto seri a seguito della puntura, come mal di stomaco, brividi, cefalea e febbre. Non mancano anche le reazioni allergiche, per i soggetti predisposti, in questo caso è indispensabile rivolgersi immediatamente al proprio medico o al Pronto Soccorso. La leishmaniosi si può trasmettere anche negli uomini e può coinvolgere la cute o gli organi interni ed è proprio questa la forma più grave e spesso letale.
Come prevenire le punture
Per prevenire le punture è opportuno che tutte le finestre delle case abbiano le zanzariere, che i locali siano ben arieggiati e ricorrere ad alcune piante repellenti come il rosmarino, il timo,il basilico, la pianta di incenso, la citronella, la melissa ed il geranio. Il rosmarino, il basilico e il timo si possono tenere anche sui balconi o sulle finestre, mentre il geranio, la citronella, la melissa e la pianta di incenso vanno bene sia in casa che in giardino, una vera e propria arma naturale contro questi insetti.
Anche l’alimentazione va curata, se bevete il succo di pompelmo e mangiate aglio e peperoncino, avrete meno possibilità di essere punti, perché la vostra pelle emanerà un odore sgradevole per i pappataci.
Rimedi per le punture dei pappataci
Per lenire i sintomi della puntura dei pappataci è possibile utilizzare alcuni prodotti naturali, primo fra tutti l’allume di potassio che riesce a calmare il prurito e dare sollievo. In alternativa si può utilizzare l’olio essenziale di tea tree che ha proprietà disinfettanti e repellenti.
Un vero e proprio toccasana è rappresentato, in questo caso dall’aloe vera, che è possibile applicare sulla zona interessata attraverso un gel specifico. Le proprietà di questa pianta sono disinfettanti, antiinfiammatorie e antibatteriche e daranno immediato sollievo alla pelle. E’ opportuno anche tenere una pianta di aloe vera a casa, perché riesce a purificare l’ambiente e in caso di puntura di insetti, si può tagliare un pezzo e strofinarlo direttamente sulla pelle. Un’altra utile alternativa, per quanto riguarda i rimedi naturali è rappresentata dall’olio di geranio, dall’olio di timo e dall’olio di neem.
Pappataci e leishmaniosi
Questi insetti sono un vero e proprio nemico per gli animali, perché possono trasmettere la leishmaniosi. L’unica soluzione efficace, per proteggere i nostri amici a quattro zampe è effettuare la vaccinazione contro questa malattia. E’ opportuno, inoltre, proteggere gli animali da zecche e pappataci, applicando i prodotti repellenti ed antiparassitari, che si trovano comunemente in commercio.
Questi insetti, spesso, si nascondono nelle cucce, quindi almeno una volta al mese è necessario disinfettare l’ambiente in cui gli animali vivono e dormono, con gli appositi prodotti. Bisogna evitare, inoltre, di lasciare per troppo tempo l’acqua stagnante, che può generare umidità ed evitare di posizionare la cuccia in luoghi bui e umidi, preferendo un posto dove possa essere colpita dai raggi del sole.