L’utero fibromatoso è una patologia che può colpire le donne di ogni età. A causa di questa condizione clinica, l’utero tende a formare al suo interno alcuni fibromi uterini. I fibromi non sono l’unica conseguenza, in questi casi l’utero aumenta notevolmente di volume e diventa meno elastico. Non si conoscono le cause esatte dello sviluppo di fibromi all’interno della parete uterina, sicuramente influisce molto l’ereditarietà. Le donne sviluppano questa patologia a causa di uno scompenso ormonale, dell’obesità e di alcune patologie proprie dell’utero. Se qualcuno in famiglia ha avuto precedenti di fibromi, è opportuno effettuare un’ecografia e una visita ginecologica.
La diagnosi avviene solo a seguito di un’ecografia pelvica, con annessa visita ed esame. Il ginecologo può decidere, a seconda dei casi, di procedere anche con un’ecografia transvaginale e con un’isteroscopia, per approfondire l’analisi completa della paziente. Lo specialista saprà fornire le indicazioni più opportune per risolvere il problema e tenerlo sotto controllo. L’utero fibromatoso è una condizione molto frequente nelle donne.
Circa l’80% di esse ha avuto almeno un mioma o fibroma prima dei 50 anni. Le donne che hanno carenza di vitamina D hanno maggiori probabilità di sviluppare i miomi uterini. Il consumo eccessivo di carne e quello limitato di frutta e verdura può incidere su questa patologia. Le ragazze che hanno avuto il primo ciclo in età precoce hanno maggiori probabilità di avere l’utero fibromatoso, così come quelle che ancora non hanno avuto figli.
Cosa sono i fibromi uterini
I miomi uterini sono tumori benigni, che si sviluppano all’interno della parete dell’utero. Questi fibromi, chiamati anche leiomiomi attaccano prima il miometrio, ovvero i muscoli dell’utero. Le dimensioni di un fibroma uterino possono variare nel tempo. Non appena si formano i miomi uterini hanno una dimensione di alcuni millimetri, ma possono arrivare a misurare anche 20 centimetri. Attaccando le pareti uterine, fanno perdere all’organo elasticità. I fibromi sono composti da strati di tessuto duro e poco elastico, di conseguenza inducono rigidità anche alle cellule muscolari dell’utero e fanno aumentare il volume dell’organo. I fibromi si possono posizionare verso l’endometrio, verso la superficie esterna dell’utero, all’interno del miometrio, nel collo dell’utero e nel legamento uterino.
Utero fibromatoso: i sintomi
Si tratta di una patologia molto spesso asintomatica. Le donne che soffrono di questo disturbo spesso neanche se ne accorgono. Ciò avviene quando i fibromi sono molto piccoli e non creano problemi evidenti. Se aumentano di volume, invece, compaiono i primi fastidi.
I sintomi correlati ai fibromi uterini sono: mestruazioni dolorose e abbondanti. Il ciclo troppo consistente può portare anche a situazioni di anemia. Fra gli altri sintomi anche: perdite al di fuori del ciclo, gonfiore addominale, diarrea e frequente bisogno di urinare. Si tratta di sintomi spesso fastidiosi, pertanto non appena compaiono è opportuno effettuare una visita ginecologica.
Per le donne che hanno superato i 30 anni di età è consigliabile sottoporsi ai controlli almeno una volta all’anno. Per le più giovani è importante la prevenzione, anche in questo campo, effettuare un’ecografia e una visita è molto importante per preservare al meglio le condizioni del proprio utero.
Principali conseguenze
Questa particolare condizione clinica po’ portare a conseguenze più o meno gravi, soprattutto nello stile di vita delle pazienti. Le mestruazioni troppo abbondanti e troppo dolorose influiscono sullo svolgimento delle attività quotidiane. Molte donne sono costrette a saltare il lavoro o la scuola per due o tre giorni, perché impossibilitate a vivere serenamente.
Le conseguenze dell’ utero fibromatoso si possono sentire anche nell’ambito della sessualità. Le donne che soffrono di questo disturbo, a causa dell’irrigidimento dell’utero hanno difficoltà ad eccitarsi e quindi a lubrificarsi. La mancanza di lubrificazione rende il rapporto estremamente doloroso, portando a volte ad astenersi dal sesso. Vi sono poi le complicazioni cliniche, che risiedono nel fatto di dover eliminare o ridurre i miomi presenti all’interno dell’utero, mediante terapia specifica.
Utero fibromatoso e gravidanza
Questa patologia influisce sulla fertilità delle donne. Non è detto che una donna che soffre di questo disturbo non possa avere figli, ma la gravidanza potrebbe essere più difficile. Se si conosce la patologia, già prima del concepimento è indispensabile seguire i consigli del ginecologo, per evitare una gravidanza difficoltosa ed un eventuale aborto spontaneo. Molte donne vengono a conoscenza di questa patologia dopo il concepimento, ma ciò non influisce sul buon esito della gravidanza.
Cura e terapia
La terapia più opportuna per curare l’utero fibromatoso non è univoca, dipende da diversi fattori. Bisogna considerare l’età della paziente, se abbia avuto o meno gravidanze e la dimensione dei miomi uterini. Il ginecologo può decidere di curare la presenza di fibromi uterini attraverso una cura farmacologica, con gli ultrasuoni focalizzati o mediante intervento chirurgico.
La pillola anticoncezionale può essere molto utile a ridurre e tenere sotto controllo la dimensione dei miomi. Essa può aiutare anche in casi di flussi abbondanti e mestruazioni dolorose. La spirale a base di progesterone è una valida soluzione per i sintomi di questa patologia.