Sta facendo molto scalpore in tutto il nostro Paese la notizia dei due Vigili del Fuoco deceduti in Abruzzo. Una notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato arrivata come un fulmine a ciel sereno nella giornata dell’1 maggio.
Una giornata che avrebbe dovuto essere di festa ma che invece si è trasformata in un incubo per famigliari e colleghi dei due professionisti. Come si sa i due erano usciti per una escursione nella giornata del 30 aprile ma di loro si erano perse improvvisamente le tracce.
A questo punto i famigliari hanno presentato denuncia di scomparsa, anche perchè i due erano usciti in gruppo. Due altri escursionisti sempre Vigili del Fuoco sono stati tratti in salvo mentre di altri due non si trovava tracccia fino appunto alla mattinata dell’1 maggio quando i corpi sono stati avvvistati.
Per i due pompieri non vi era purtroppo più nulla da fare. I due Caschi Rossi sono stati trovati senza vita. Sul posto sono cominciati ad arrivare i soccorritori e anche alcuni famigliari che essendo informati della notizia del ritrovamento dei corpi si sono precipitati sul posto situato nel comune di Pennapiedimonte.
I due Vigili del Fuoco deceduti, Nico Civitella ed Emanuele Capone, avevano entrambi 42 anni. Erano usciti per una escursione ed erano liberi dal servizio. Quella per le escursioni era una loro passione che coltivavano appunto nel tempo libero, purtroppo però stavolta hanno trovato ad attenderli dei pericoli.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo a vedere perchè adesso i corpi dei due Vigili del Fuoco non possono essere recuperati la situazione è molto particolare.