Vigili del fuoco deceduti, i corpi non possono essere recuperati: ecco perché (2 / 2)

Secondo quanto appreso dalla stampa nazionale per il momento sarebbe complesso recuperare i corpi dei due Vigili del Fuoco trovati senza vita. Questo in quanto il punto in cui sono stati trovati è molto impervio e quindi si dovrà faticare e non poco per portare sù le barelle.

Per questo nella giornata dell’1 maggio e per tutto il pomeriggio i Vigili del Fuoco e il Soccorso Alpino hanno lavorato per issare le barelle alla roccia in modo che con le prime ore del mattino del 2 maggio i corpi dei due Vigili del Fuoco vengano tirati su in tutta sicurezza.

C’è da contare anche che il livello del fiume  Avello che passa nella forra è aumentato con il passare delle ore e questo ovviamente provoca anche dei rischio per gli operatori del soccorso. Per questo si è deciso in via del tutto precauzionale di issare le barelle alla roccia per bene e di concludere in un secondo momento le operazioni.

L’area ovviamente rimane presidiata dalle forze dell’ordine e dagli stessi Vigili del Fuoco. I due pompieri prestavano servizio presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti. Una notizia che ha destato sgomento anche nello stesso comando dei Caschi Rossi.

Secondo quanto riferito al Centro, gli escursionisti verranno trasferiti in obitorio al massimo nella mattinata del 2 maggio. Qui molto probabilmente resteranno alcuni giorni in quanto forse cisarà bisogno di fare anche l’autopsia se le autorità lo richiederanno. Una notizia davvero molto triste.