Vaiolo delle scimmie, nuovi casi in Italia: a cosa fare attenzione (1 / 2)

Vaiolo delle scimmie, nuovi casi in Italia: a cosa fare attenzione

Di tanto in tanto, delle preoccupanti notizie sul fronte sanitario, seminano il panico tra la popolazione che ha dovuto fare i conti, tutto ad un tratto, con virus che l’hanno messa in ginocchio.  Nonostante siano passati anni dall’inizio della pandemia legata al Covid, si sta assistendo ad un  nuovo incremento dei casi,  sebbene il  SARS-COV-2 non sia l’unico a generare apprensione, come avremo modo di vedere.

Nell’ultimo periodo, in Italia, sono stati registrati, ad esempio, nuovi casi di vaiolo delle scimmie,  noto con il termine inglese monkeypox.  Basta consultare molto brevemente i siti scientifici per capire di cosa si tratta.

Parliamo , come il sito dell’Humanitas scrive, di  un’infezione virale zoonotica, ossia  trasmessa dagli animali all’uomo,  causata dal monkeypox virus,  appartenente alla famiglia Poxviridae, la stessa del vaiolo. Il termine vaiolo dell scimmie è legato al fatto che  l’infezione è stata scoperta nel lontano 1958 proprio nelle scimmie .

Il primo caso nell’uomo  è arrivato tempo  dopo, nel 1970. Sta di fatto che il solo nome incute una certa paura, specie in coloro che sono ossessionati dal contrarre una patologia severa e che continuamente ricercano sul web informazioni utili a prevenire il contagio.

Dopo la scoperta di nuovi casi di vaiolo delle scimmie in Italia, sono in tanti a chiedersi  a cosa prestare attenzione. Vediamo insieme quali sono i sintomi e cosa fare, nella seconda pagina del nostro articolo, in modo da non farci cogliere impreparati e annotare tutto.