In quel palazzo, una delle tante costruzioni nel quartiere di San Paolo Bel Sito, la quotidianità si era depositata con la calma di sempre. Nessun rumore insolito, nulla che potesse anticipare quello che si sarebbe consumato tra le mura domestiche. Quell’appartamento, situato al quinto piano, era il loro rifugio, condiviso da due giovani vite, due fratelli.
Tutto, fino a un istante prima, era sotto un velo di normalità. La tensione, però, doveva essere invisibile, accumulata nel tempo, fino a quando non è arrivata in una frazione di secondo. All’improvviso, un’azione assurda ha spezzato ogni legame, trasformando il rifugio domestico in una scena irriconoscibile.
La ragazza, Noemi Riccardi, è stata colpita da una forza cieca. Non conosciamo il movente, ma l’oggetto usato ha lasciato il suo segno in maniera irrimediabile. Servirà il tempo dell’autopsia per tracciare il quadro completo di quanto avvenuto. In questo contesto, a rendere la vicenda un colpo di scena grottesco e inaccettabile è stato il gesto compiuto dal fratello, il 25enne Vincenzo.

Dopo aver portato a termine il tutto ha cercato un contatto, non con le autorità, ma con la persona che li ha messi al mondo. Ha preso il telefono e ha avviato una videochiamata. La madre, la persona all’altro capo della linea, ha risposto. Ed è in quel momento che ha dovuto affrontare una delle immagini più assurde che un genitore possa mai vedere.
La madre ha visto infatti la figlia deceduta, a mostrarla proprio Vincenzo colui che poco prima le aveva tolto la vita. Un episodio che adesso lascia molti interrogativi. Attenzione a seguito di una segnalazione vi comunichiamo che c’è stata una rettifica in merito proprio a questo articolo che troverete al seguente link.