Il delitto di Noemi Riccardi, 23enne che ha perso la vita per mano del fratello Vincenzo Riccardi, il quale l’ha raggiunta con diversi fendenti, al culmine dell’ennesimo litigio, divampato tra le mura domestiche, a Nola, ha scosso milioni di utenti e, naturalmente, a parlarne è il mondo dell’informazione, della carta stampata e online.
C’è però un errore, pubblicato sul web, su cui occorrono delle doverose precisazioni. È nostro dovere informare i lettori di Fidelity Donna con trasparenza, soprattutto quando si verifica un fraintendimento che, pur commesso in buona fede e già riscontrato anche su altre testate locali, può ledere l’immagine di una persona totalmente estranea ai fatti.
C’è uno scatto, apparso in un servizio online de Il Gazzettino Vesuviano, da noi involontariamente ripreso, così come da molte altre autorevoli testate nazionali, in cui, per un caso di omonimia, non compare il “vero” Vincenzo Riccardi, ossia quello che ha commesso il delitto della sorella Noemi, ma una persona che ha il suo stesso nome e cognome ma che non ha nulla a che vedere con il forte fatto di cronaca avvenuto a Nola.
L’Avvocato Cristina Riccardi, legale del Sig. Vincenzo Riccardi, nato a Massa di Somma il 13 novembre 2002, nel testo inviato alla redazione de Il Gazzettino Vesuviano, ha evidenziato che l’immagine apparsa nel loro servizio online e di conseguenze in quelli di altre testate, compresa la nostra, non corrisponde alla persona coinvolta nel grave episodio di cronaca, ma ritrae invece un giovane omonimo del tutto estraneo.

L’avvocato ha sottolineato che l’accostamento tra la fotografia del suo assistito e «fatti gravissimi quale un omicidio in ambito familiare, accompagnato da particolare crudeltà ed efferatezza» provoca un danno significativo alla sua reputazione, lesivo dell’onore e dell’immagine personale.
Ricostruendo il delitto di Noemi, la redazione de Il Gazzettino Vesuviano aveva associato al servizio una fotografia rinvenuta tra le immagini diffuse all’interno del circuito informativo locale. Si è trattato di un errore, precisa Il Gazzettino Vesuviano, avvenuto in buona fede, un fraintendimento che, come accaduto ad altri organi di informazione dell’area, ha portato a ritenere erroneamente pertinente un’immagine non riferibile all’autore del reato.Non appena ricevuta la comunicazione formale, anche noi di Fidelity Donna abbiamo provveduto alla rimozione immediata della fotografia da ogni supporto online.
E’ doveroso effettuare una rettifica. Nell’ottica di tutelare il diritto all’informazione corretta e la dignità delle persone coinvolte, specifichiamo ai nostri lettori che: La fotografia pubblicata in precedenza non ritraeva l’autore del delitto.La persona raffigurata, il Sig. Vincenzo Riccardi, è completamente estranea ai fatti narrati.L’accostamento è avvenuto per un errore materiale, subito riconosciuto e corretto.Riteniamo fondamentale ribadire questo chiarimento affinché nessun lettore possa nutrire equivoci o associamenti impropri.Il richiamo alla normativa e il nostro impegno.
L’avvocato, nella sua comunicazione, ha richiamato l’articolo 8 della Legge 47/1948, che impone di pubblicare la rettifica «immediatamente e comunque non oltre 48 ore dal ricevimento» in posizione e con rilievo adeguati. Con la presente pubblicazione adempiamo integralmente alla richiesta formale e ai nostri obblighi deontologici, riconoscendo l’errore con la massima trasparenza, in nome della verità, ringraziando i lettori per la fiducia e tutelando sempre la verità e i diritti di ogni individuo.