Il “Caso di Erba” è un episodio molto noto della cronaca italiana avvenuto l’11 dicembre 2006 a Erba, in provincia di Como. In questa vicenda, diverse persone persero la vita in circostanze agghiaccianti all’interno di un appartamento, coinvolgendo membri della stessa famiglia e una vicina di casa.
La vicenda destò grande attenzione mediatica per la complessità delle indagini e per i sospetti iniziali, che portarono a numerose ipotesi. In seguito, le indagini si concentrarono su Olindo Romano e Rosa Bazzi, una coppia di vicini, che furono poi riconosciuti colpevoli e condannati per i fatti accaduti.
Il caso è rimasto molto discusso negli anni, con interrogativi e richieste di riesame delle prove, alimentando un dibattito su giustizia e verità. Il caso della strage di Erba, avvenuta nel 2006, è stato recentemente riaperto. La Corte d’Appello di Brescia ha accolto la richiesta di revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo in via definitiva.
La decisione è stata motivata dalla presentazione di nuovi elementi da parte della difesa e del sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser. Tra i punti chiave ci sono dubbi sulla testimonianza di Mario Frigerio (unico sopravvissuto, deceduto nel 2014), nuove analisi scientifiche e una diversa interpretazione delle confessioni iniziali dei coniugi, poi ritrattate.
A distanza di tanti anni da quel tremendo delitto, l’esperta Roberta Bruzzone è intervenuta sul caso con scottanti rivelazioni. Le sue considerazioni sono sconvolgenti e gettano nuove ombre su quanto accaduto.
Dopo anni di studio del caso ed è giunta finalmente ad una conclusione. Una realtà allarmante che, negli ultimi tempi, aveva preso sempre più piede. Nessuno poteva aspettarsi simili rivelazioni: scopriamo che cosa ha rivelato la Bruzzone nella pagina successiva.