Sottomarino imploso, ecco cosa è successo agli occupanti (1 / 2)

Sottomarino imploso, ecco cosa è successo agli occupanti

Nel mondo ogni giorno si apprendono dei fatti che creano molta apprensione nella gente. In questo mese di giugno che sta quasi per finire ne sono successe davvero di tutti i colori, non solo nel nostro Paese, ma anche nel mondo intero.

In questi giorni ha destato particolarmente attenzione il caso del sottomarino Titan della compagnia OceanGate il quale si era immerso nell’Atlantico per visitare il relitto del Titanic, il grande transatlantico naufrago il 14 aprile 1912 al largo delle coste di Terranova, regione del Canada.

Per i 5 occupanti del mezzo nautico non vi è stato nulla da fare. Si tratta del miliardario britannico Hamish Harding e il magnate pakistano Shahzada Dawood assieme a suo figlio Suleman, anch’essi di cittadinanza britannica, oltre al Ceo dell’azienda, Stockton Rush, e l’operatore francese Paul-Henri Nargeolet.

Disperso un sottomarino in visita al Titanic con 5 persone a bordo, c'è  ossigeno solo per 4 giorni

Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri di profondità, quindi a quasi 4 chilometri dalla superficie. Anche per gli esperti di nautica le operazioni di nautica sarebbero state troppo complesse. Nelle scorse ore un sottomarino ROV controllato da remoto ha scoperto alcuni detriti del Titan a 500 metri dalla prua del Titanic.

Da quel momento in poi si è capito che per gli occupanti non vi era nulla da fare. E la stessa OceanGate ha inviato un messaggio di cordoglio alle famiglie coinvolte in questa disgrazia.

Nella prossima pagina andremo a vedere però nel dettaglio che cosa è successo realmente agli occupanti del sottomarino imploso a quasi 4.000 metri di profondità.