L’iperkaliemia, altrimenti detta potassio alto nel sangue, è una situazione che si verifica quando i livelli di potassio nel sangue aumentano in modo notevole. Un dislivello di questo minerale può avere conseguenze anche gravi per la nostra salute soprattutto sull’apparato muscolo-scheletrico, sul sistema cardio-circolatorio e su quello nervoso.
Il potassio (k) è un minerale molto importante per il nostro organismo: svolge funzioni fondamentali per il benessere fisico dell’uomo, tra cui il mantenimento idro-salino. Alla base del funzionamento neuromuscolare e cardiaco c’è infatti anche questo importante sale minerale. In latino veniva chiamato “kalium“, ragion per cui le patologie riscontrate dall’alterazione del potassio contengono la parte linguistica “kal”.
Quali sono i sintomi di questo innalzamento? Come si può rilevare un’iperkaliemia? Quali possono essere le cause?
Potassio alto nel sangue: cosa significa
Si è in presenza di un livello superiore del normale di potassio nel sangue quando questo è pari o superiore a circa 5,0 mEq/l. L’iperkaliemia o iperpotassiemia può essere rilevata con specifiche analisi del sangue, dopo che si sono verificati alcuni sintomi tipici di questo innalzamento.
L’esame della potassiemia, ovvero del livello dell’elemento potassio presente nel sangue, viene solitamente richiesto con regolarità nei pazienti che si sottopongono a cicli di dialisi: queste persone devono curare particolarmente la propria dieta.
Il controllo periodico del livello di potassio nel sangue viene effettuato anche su coloro che assumono particolari farmaci come i diuretici, o che sono affetti da patologie che possono portare a variazioni del minerale, come ipertensione arteriosa o problemi renali. L’esame viene spesso richiesto dal medico anche a pazienti affetti da insufficienza cardiaca, la quale può portare a iperpotassiemia.
Cosa significa avere il potassio alto nel sangue?
Si può parlare di iperkaliemia quando si superano i 5,0 mEq/l. Per la precisione si definisce valore normale quello compreso tra i 3,5 e 5,0 mEq/l. L’iperkaliemia si definisce lieve quando i valori sono compresi tra i 5,0 e i 5,9 mEq/l, moderata con valori tra i 6,0 e i 6,4 mEq/l, grave quando i valori superano i 6,5 mEq/l. Tuttavia, possono verificarsi situazioni in cui anche valori un po’ superiori a quelli normali possono essere considerati nella norma, per esempio in presenza di pazienti affetti da insufficienza renale. Mentre, un valore di potassiemia che si aggira attorno ai 10 mEq/l non può essere compatibile con la vita.
Si può presentare anche una situazione inversa, cioè un livello di potassio nel sangue inferiore alla norma: sotto i 3,5 mEq/l si definisce ipopotassiemia.
Sintomi iperkaliemia
I sintomi dell’iperpotassiemia sono vari e talvolta possono confondersi con altri problemi o patologie: sarà compito del medico accertarsi della situazione del singolo caso e fare la giusta diagnosi. Ci sono però dei sintomi che possono definirsi ‘tipici’ di questa condizione e sono perlopiù neuromuscolari. Il potassio alto nel sangue generalmente si manifesta con:
- parestesie: alterazioni di diverse parti del corpo, un esempio ben noto può essere il cosiddetto formicolio;
- astenia: è il sintomo forse più tipico dell’iperkaliemia, si tratta di stanchezza fisica che nei casi più gravi può portare alla paralisi flaccida;
- crampi muscolari: sono spasmi, contrazioni muscolari involontarie e improvvise;
- debolezza generale;
- difficoltà respiratorie;
- nausea, vomito o diarrea associati a dolori addominali;
- gambe pesanti
Se il dislivello di potassio nel sangue è molto elevato si può arrivare ad avere scompensi del ritmo cardiaco, fino a all’arresto cardiaco e all’isistolia. Per tale ragione è bene non sottovalutare i propri sintomi e provvedere a rimettere al più presto a posto i livelli di potassio.
Eccesso di potassio nel sangue: cause
Le cause del potassio alto nel sangue possono essere varie, esogene o endogene. Tra le cause più diffuse si trovano:
- ostruzione urinaria;
- malattie renali;
- elevata assunzione di alimenti con alto contenuto di potassio (per esempio la salsa tomato, ketchup o il tè in foglie), digiuno e problemi di insulina;
- intenso sforzo fisico;
- disidratazione;
- diabete mellito;
- infezioni.
Le cause come detto possono essere diverse, in alcuni casi l’assunzione di determinati farmaci, come diuretici o antinfiammatori non steroidei, può causare iperkaliemia. Possibile un’iperpotassiemia anche in pazienti che si sottopongono a cicli di chemioterapia e in tutti coloro che assumono integratori e medicinali contenenti sali di potassio.
Per trattare il potassio alto nel sangue, dopo essersi accertati di questa condizione con specifiche analisi di laboratorio, si può agire a seconda della gravità: riduzione nella dieta degli alimenti ricchi di potassio, farmaci per espellere il potassio, sospensione dei medicinali che hanno causato l’eccesso di potassio.