Le perdite rosa sono un fenomeno fisiologico e molto frequente nei giorni che precedono o seguono il ciclo mestruale o l’ovulazione. Si parla di spotting premestraule. Non bisogna quindi pensare immediatamente che sia indice di qualcosa di negativo o della presenza di una patologia grave.
Le cause sono da attribuire all’alterazione ormonale che determina lo sfaldamento dell’endometrio. Come conseguenza e risposta dell’organismo, prima del ciclo mestruale vero e proprio, si verificano queste lievi perdite ematiche rosacee.
A differenza delle perdite rosa durante la gravidanza queste durano qualche ora o al massimo un giorno.
A contrario, dopo il ciclo, per un paio di giorni, queste assumono la colorazione marrone.
Bisogna fare però presente che queste lievi perdite di sangue possono verificarsi per altri motivi.
Scopriamo dunque quali sono le cause più comuni e innocue e quando bisogna invece pensare a rivolgersi ad un ginecologo. Il ginecologo, infatti, saprà individuare la causa e stabilire come procedere.
Perdite rosa: le cause più frequenti
La causa più comune è, come abbiamo anticipato, l’avvicinarsi del ciclo mestruale. Prima di avere perdite di sangue vere e proprie, infatti, possiamo avere un segnale che indica le mestruazioni con queste perdite di color rosa.
Il fenomeno può manifestarsi anche come conseguenza dell’assunzione della pillola contraccettiva e dell’anello vaginale.
Il fenomeno può essere connesso a un cattivo funzionamento della tiroide e anche a disturbi di tipo ormonale. La conferma viene data dalle analisi del sangue specifiche che devono essere valutate da un endocrinologo.
Esistono poi altre cause che non devono essere ignorate. Le perdite vaginali rosa possono essere dovute a disturbi alimentari, allo stress eccessivo, alla mancanza di riposo durante la notte.
Anche la vaginosi batterica può comportare questo tipo di perdite ma, in questo caso specifico, al sintomo si associa il cattivo odore.
Le perdite rosa potrebbero però essere causate anche da problemi più gravi. Tra queste le cisti ovariche, le pieghe al collo dell’utero (ectopia), i fibromi, i polipi e lesioni cancerose.
Quando rivolgersi al medico
Le cause che determinano le perdite rosa possono essere molteplici. Per questo motivo, se non dipendono dal ciclo mestruale, è importante rivolgersi al medico ginecologo per evitare complicazioni. In alcuni casi, il medico potrà prescrivere una cura farmacologica.
Se il fenomeno è conseguenza dell’arrivo del ciclo mestruale non c’è da preoccuparsi perché è passeggero.
Quando è conseguenza dell’uso della pillola, bisogna modificare il dosaggio del metodo contraccettivo.
Se alla base del problema c’è l’accumulo di stress e la mancanza di riposo bisogna trovare il modo di modificare il proprio stile di vita dedicando del tempo al relax. Fare sport, per esempio, è un’ottima “terapia” che fa bene al corpo e alla mente.
Quando è conseguenza di disturbi alimentari è il caso di farsi aiutare da un nutrizionista che sarà in grado di suggerire un’alimentazione sana e corretta.
Molto spesso le infezioni vaginali, come la vaginosi batterica, è conseguenza di una cattiva igiene. Bisogna preferire per l’igiene intima delicati e neutri che non alterino il pH naturale della zona. È preferibile lavarsi con cura una volta al giorno e, specialmente, dopo un rapporto sessuale. Per prevenire infezioni bisogna fare anche molta attenzione alla biancheria intima che si indossa, preferendo il cotone e il bianco. È consigliato evitare anche pantaloni troppo stretti e, in estate, evitare di tenere il costume bagnato troppo a lungo.
Trattamenti e rimedi naturali
Per curare le perdite vaginali rosa esistono diversi rimedi naturali; queste però devono sempre essere consecutive alla vista dal ginecologo.
Si potrà, per esempio, modificare la dieta alimentare per ridurre l’infezione. Per questo motivo bisogna evitare alimenti che contengono lieviti (pane, funghi) e gli alcolici.
Bere acqua è fondamentale per la diuresi. Poiché l’assunzione di liquidi è importante, si possono bere anche tisane e decotti che stimolano la diuresi, eliminando scorie e tossine.
Sebbene si pensi che i lavaggi frequenti possano aiutare, in caso di infezioni le lavande vaginali sono da evitare.
Bisogna anche escludere i lubrificanti vaginali, i saponi, i deodoranti intimi, i profumi e la carta igienica profumata.
In erboristeria, inoltre, si possono acquistare alcuni rimedi omeopatici. Poiché è in gioco la nostra salute, bisogna chiedere consiglio al personale esperto, per valutare il rimedio più efficace, le dosi e come utilizzare le soluzioni scelte.