Al giorno d’oggi come si sa la questione lavoro è molto importante, soprattutto per le giovani generazioni. Secondo i dati Istat sono proprio i giovani ad oggi a non trovare lavoro, e quando lo si trova molto spesso questo è precario.
Tale situazione è molto grave in quanto non consente di maturare i necessari contributi per poter andare in pensione. E se si va in pensione con pochissimi contributi il rischio di trovarsi con un assegno da fame è dietro l’angolo, con tutte le difficoltà del caso.
La pensione è qualcosa che spetta a tutti di diritto. Ovviamente la si prende quando si termina l’età prevista per svolgere le mansioni lavorative, quando quindi non si è più utili per il mercato del lavoro. Ad oggi gli importi per le pensioni in Italia sono tra i più bassi d’Europa e si chiede da tempo un adeguamento.
Infatti il nostro Paese è fanalino di coda per quanto riguarda gli importi delle pensioni, specie quelle minime, ovvero quelle che toccano a quelle persone che vanno in pensione senza però avere tutti i contributi versati. Tra l’altro i pensionati sono tra le fasce più fragili del nostro Paese.
Chiaramente più si è guadagnato nella vita e più si percepirà come indennità pensionistica. Tutto dipende appunto da quanti contributi abbiamo versato e quando abbiamo guadagnano negli anni precedenti alla pensione.
Ci sarebbero delle grosse novità per quanto riguarda i pensionamenti per gli italiani, soprattutto per chi vorrà andare in pensione nel 2025 quindi il prossimo anno.