Ogni mattino, un velo di normalità si posa sulle scuole italiane, tra il rumore degli zaini e il ronzio delle prime lezioni. Dentro i corridoi di un edificio scolastico nazionale, l’eco delle voci si mescolava al ritmo cadenzato della didattica, disegnando il familiare quadro di una giornata scolastica qualunque.
Tutto era dove doveva essere. Ma è proprio in questo clima di quotidiana certezza che il destino ha scelto di infilare un evento improvviso e inspiegabile. Il silenzio del piano superiore, forse l’unico vero lusso di un istituto brulicante di vita, è stato lacerato, all’improvviso, da un suono. Non un allarme, non una sirena, ma un frastuono sordo, un boato che ha inghiottito ogni altra cosa.
Un rumore primordiale, la voce stessa della struttura che cede, capace far venire la pelle d’oca a chiunque si trovi nel raggio di metri. Le lezioni si sono interrotte, gli sguardi si sono incrociati, dominati da una tensione palpabile.
Poco dopo, una fitta polvere bianca ha cominciato a depositarsi ovunque, segno tangibile di un crollo interno. I minuti successivi sono stati una sospensione collettiva, scandita solo dalla corsa di chi doveva capire. Cosa è successo esattamente in quell’ istituto, situato al centro di una grande città, e soprattutto, ci sono state delle conseguenze? L’attesa di una risposta, nei momenti di caos, è diventata un macigno sul cuore di tutti, spingendo la paura a toccare il suo apice.
Una scuola italiana è crollata poco fa e i vigili del fuoco, in questi minuti davvero concitati, sono in azione. Diamo uno sguardo ai primi bilanci dell’accaduto, nella pagina successiva dell’articolo.
Gli edifici scolastici possono crollare per una serie di motivi, spesso legati alla loro età,...