Sebbene le temperature ancora siano prettamente estive, con diversi gradi sopra la media di riferimento, come ogni ottobre, sta per tornare l’ora solare. Le giornate diventano più corte, fa buio prima, e torna la convenzione delle convenzioni, ossia il passaggio dall’ora legale all’ora solare.
Prima di vedere in che modo va spostato l’orario e quando, è doveroso ripercorrere la storia della convenzione delle convenzioni. L’ora legale, come i ben informati sapranno, è nata da un’idea di Benjamin Franklin, l’inventore dei parafulmini, per intenderci, che propose, nel 1784, sul Journal de Paris, la soluzione di spostare in avanti le lancette dell’orologio in primavera, in modo da poter approfittare della luce solare, risparmiando sul consumo delle candele.
Il suo modo di dire, divenuto famosissimo, era : “Early to bed and early to rise, makes a man healthy wealthy and wise” che, tradotto dall’inglese, significa: “Presto a letto e presto alzato, fan l’uomo sano, ricco e fortunato”.La sua idea all’epoca non sembro molto interessante ma, nel 1907 , venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, trovandola davvero perfetta per risparmiare e per migliorare la produzione industriale.
Con la Prima guerra Mondiale queste due esigenze divennero impellenti e nel 1916 la Camera dei Comuni inglese adottò il British Summer Time, quella che corrisponde all’attuale ora legale. In Italia, il nuovo orario estivo rimase in vigore fino al 1920, per poi entrare definitivamente in vigore a partire dal 1966. Solo nel 1996 l’ora legale venne adottata comunemente in tutta Europa.
Ma qual è il giorno in cui va spostato l’orario? E cosa cambia? Scopriamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che l’argomento è molto più complesso di quanto si pensi.