Nervo vago infiammato: sintomi, disturbi e cure specifiche

Il nervo vago si estende dall’encefalo fino alla cavità addominale; quando si infiamma può causare diversi dolori e fastidi che si possono però curare con terapie farmacologiche, fisioterapiche, psicologiche e seguendo un'alimentazione sana ed equilibrata.

Nervo vago infiammato: sintomi, disturbi e cure specifiche

Il nervo vago, o nervo pneumogastrico, è un nervo cranico che appartiene al sistema parasimpatico e si estende dall’encefalo fino alla cavità addominale. Questo nervo, infatti, fuoriesce dal midollo, passa attraverso il collo e il torace e raggiunge l’addome ed è fondamentale perché si dirama verso gli organi principali del corpo: laringe, faringe, trachea, cuore, polmoni e parte dell’apparato digerente ed urinario.

Proprio perché passa attraverso diversi organi, questo nervo ha molteplici funzioni e la sua infiammazione può essere dovuta a varie cause.

Il nervo è fondamentale perché viene coinvolto nei movimenti di restringimento dei bronchi e del rallentamento della frequenza cardiaca, aiuta a stimolare la produzione dell’acido gastrico e regola le attività della colecisti, i movimenti dello stomaco e dell’intestino durante la fase della digestione.

L’origine del nome derivata dal latino “vagus”, errante, ed è stato scelto proprio per il lungo percorso che fa all’interno del nostro corpo.

Il malessere generale può essere conseguenza dell'infiammazione del nervo

Tra i sintomi dell’infiammazione del nervo c’è il malessere generale

Sintomi del nervo vago

L’infiammazione può manifestarsi con diversi sintomi. Quelli principali sono la nausea, il vomito, le vertigini, il mal di testa, dei problemi alla vista, i formicolii su tutto il corpo, le parestesie agli arti, l’intorpidimento muscolare, il dolore e rigidità cervicale, artrosi, i disturbi della deglutizione, l’acidità di stomaco, i crampi addominali, la tachicardia, abbassamento della pressione arteriosa, difficoltà respiratorie.

Anche un’alimentazione ricca di grassi può compromettere la condizione del nervo.

In alcuni casi è associato a pallore, sudorazione eccessiva, tremore, malessere generale e svenimento. Nel caso in cui siano presenti svenimenti bisogna alzare leggermente le gambe per facilitare la circolazione e contattare immediatamente un medico.

Alla comparsa di questi sintomi è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico per una diagnosi specifica.

Il nervo vago può essere influenzato dall'umore

L’umore influisce sul nervo vago

Cause

Le cause dell’infiammazione sono differenti. Secondo gli studi medici, possono essere riconducibili ad una cattiva alimentazione ricca di grassi e a cause di natura psicosomatica. L’infiammazione può infatti dipendere anche dall’umore e essere connesso a stati di ansia, di stress e di depressione. La stimolazione del nervo, infatti, è stato dimostrato che influisce sia sulle tensioni emotive, generando calma, e riduce gli spasmi addominali che derivano dallo stress e dall’ansia.

Anche la postura scorretta, lo stare in piedi senza cambiare posizione per molto tempo, la trazione della cervicale può influire sull’infiammazione del nervo.

Il nervo vago, inoltre, può essere sollecitato dal vestiario non adeguato. Il colletto della camicia e la cravatta eccessivamente stretti possono determinare la compressione del nervo e la sua conseguente infiammazione a tal punto da far insorgere i sintomi precedentemente elencati.

Curare l’infiammazione al nervo vago

La diagnosi viene eseguita da un neurologo, dopo aver eseguito alcuni esami specifici (elettrocardiogramma, ecocardiogramma e prova da sforzo, analisi del sangue, visita dall’otorino, holter, visita neurologica).

Quando il medico riconosce dalla sintomatologia che il paziente ha il nervo vago infiammato verrà prescritta la cura e la terapia fisioterapica da eseguire affinché il nervo si rilassi e cessi l’infiammazione.

Cure farmacologiche

La terapia farmacologica consiste nell’assunzione di farmaci cardio – stimolanti, di farmaci beta – bloccanti, di vasocostrittori ed antidepressivi.

Con la fisioterapia si sciolgono le tensioni anche sui nervi

La fisioterapia può aiutare a togliere l’infiammazione dal nervo

Trattamenti fisioterapici

Le principali cure consistono nella Manovra di Valsalva, o nel massaggio carotideo, che servono a stimolare il nervo. Queste tecniche dovranno essere praticate da specialisti in ambito terapeutico, perché in caso contrario, se vengono usate in modo inappropriato e scorretto, possono causare gravi problemi a livello circolatorio. La manovra di Valsala, per esempio, prevede di sottoporre il paziente ad una pressione all’interno dell’orecchio mentre ha il naso tappato.

Ci si potrà rivolgere ad un fisioterapista o osteopata anche per migliorare la postura. In questi casi anche usare scarpe comode e fare ginnastica regolarmente, specialmente se è rilassante (yoga, pilates), può aiutare a ridurre l’infiammazione.

Altri soluzioni efficaci sono la stimolazione tramite impulsi elettrici, specialmente nei pazienti che soffrono di epilessia e depressione.

Cure psicologiche

Sarà fondamentale eliminare anche le cause che determinano stress, ansia e tensioni emotive e cercare di ridere più spesso, dormire, praticare la meditazione, stare a contatto con altre persone.

La dieta alimentare influisce anche sul nervo valgo

Una corretta e sana alimentazione è fondamentale

Consigli alimentari

Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Seguire una dieta sana ed equilibrata, infatti, evita di provocare ulteriori infiammazioni o patologie agli organi in cui è presente il passaggio del nervo. Anche inserire nella propria dieta i probiotici può aiutare a rinforzare la flora intestinale.

Frutta e verdura, vitamine e minerali contribuiscono ad evitare che questo nervo si infiammi e, quindi, la manifestazione delle relative conseguenze sintomatologiche.

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