La storia della Madonna di Trevignano è iniziata dopo che la 53enne Gisella Cardia, di origine siciliane, ha acquistato la statua della Madonna che, a suo dire, lacrimava sangue. Ogni tre del mese, dal 2016 in poi, la donna ha organizzato gruppi di preghiere, nel luogo in cui la Vergine le apparirebbe per comunicarle messaggi destinati alla comunità dei fedeli.
La statua, a detta della sedicente veggente, trascurerebbe inoltre oli profumati. Questa vicenda ha destato molta curiosità tra i fedeli e fortissimo clamore mediatico, dividendo fortemente la pubblica opinione. Da un lato ci sono stati coloro che, mossi da forte scetticismo, l’hanno accusata di aver inventato tutto al fine di lucrare i fedeli. dall’altro, invece, il numero dei proseliti è aumentato a vista d’occhio.
Di botto, il comune di Trevignano Romano di quasi 6000 abitanti in provincia di Roma, è divenuto lo scenario di un caso che continua a tenere col fiato sospeso. Dall’acquisto della Madonna, effettuato durante un pellegrinaggio a Medjugorje, sino ai giorni nostri, è stato tutto un susseguirsi di testimonianze che la Cardia ha reso in alcuni dei principali salotti televisivi, sostenendo che tutto ciò che la riguardava fosse vero.
Ma è così o no? Sono in tanti a chiedersi come va, per davvero, etichettato il caso della Madonna di Trevignano, se come una bufala o come un caso autentico e quello che stiamo per dirvi è pazzesco.
La verità è venuta fuori dopo l’effettuazione della super perizia sulla Madonna di Trevignano. Ma che cosa è venuto fuori? Ve lo riveliamo nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che ci sono importantissime news in merito a questo caso, dal fortissimo clamore mediatico che attirato l’attenzione di esperti, studiosi e fedeli, sparsi in Italia, ma anche ben oltre i confini nazionali.