La superperizia sulla Madonna di Trevignano, in riferimento al Dna presente sulla statuetta della Madonna, è stata effettuata dal genetista Emiliano Giardina, e le analisi hanno riguardato non solo la statuetta ma anche il quadro del Cristo. Da tempo, non si vedeva l’ora di conoscere i risultati cui l’esperto è pervenuto.
Questi dovevano essere comunicati il 24 giugno, ossia domani ma è stato disposto il loro rinvio, quindi non ci saranno comunicazioni al tribunale di Civitavecchia.
Il genetista ha risposto a tutte le domande che la Gip Sodani , e quello cui è pervenuto potrebbe essere sufficiente a rinviare a giudizio Gisella Cardia e il marito Gianni, attualmente sotto inchiesta per truffa in concorso sulle donazioni di fedeli all’associazione Madonna di Trevignano Ets.
Fanpage ci ha messo al corrente di ciò cui il Giardina è pervenuto, ossia che “il Dna è solo di Gisella Cardia“, quindi non ci sarebbe traccia del Dna del marito della sedicente veggente, ragion per cui quello della Madonna di Trevignano non è più un mistero, non c’è nulla di soprannaturale in esso, né di miracoloso.
Il genetista ha sottoposto statuetta e quadro ad una Tac con un tomografo computerizzato, con l’obiettivo di individuare la presenza di eventuali meccanismi o artifici per far fuoriuscire liquidi e questi meccanismi non stati trovati. Giardina, alla luce della superperizia, ha confermato come attendibili gli esami del 2016 fatti dal Racis dei carabinieri, i quali dicevano che il Dna era solo di Gisella Cardia.