Il caso di Imane Khelif continua a scuotere il mondo dello sport a tre mesi dalla conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024. La pugile marocchina ha conquistato la medaglia d’oro, ma le polemiche non si sono placate, soprattutto a causa del controverso incontro con l’italiana Angela Carini.
Durante il match, Carini si è trovata in seria difficoltà, costretta a ritirarsi poco dopo l’inizio a causa della forza dei colpi di Khelif, e in lacrime ha ammesso al suo coach che i colpi della rivale erano troppo potenti da sopportare. Questa scena drammatica ha immediatamente riacceso il dibattito sull’idoneità di Khelif a gareggiare nella categoria femminile.
Le polemiche attorno alla figura di Khelif erano già iniziate prima delle Olimpiadi. Il Comitato Olimpico aveva permesso alla pugile di competere tra le donne, ma l’International Boxing Association (IBA) ha espresso forti perplessità riguardo alla sua idoneità. La discussione riguarda la natura stessa del genere di Khelif, e le istituzioni sportive sono divise su come gestire casi simili.
Le posizioni delle federazioni sportive internazionali sono sempre più divergenti su questo tema complesso, rendendo ancora più evidente la necessità di una normativa chiara e condivisa. Tuttavia, l’argomento resta controverso, poiché riguarda la regolamentazione del genere nello sport e i criteri di idoneità per la partecipazione a competizioni femminili, un aspetto ancora in gran parte non regolamentato.
A distanza di mesi dal trionfo della Khelif a Parigi, sembra essere arrivata finalmente la svolta definitiva sul caso. La pugile marocchina è un uomo o una donna? A questo quesito che ha riempito le prime pagine di tutti i giornali per settimane, sembra aver risposto, con tanto di prove alla mano, un noto giornalista. Scopriamo tutta la verità nella pagina successiva.