L’incredibile vicenda ha già fatto il giro del web ed è destinata a far parlare ancora per molto. Un inseguimento che sembra il racconto di un film d’azione, ma è ciò che è successo davvero poche ore fa in Italia. A differenza che nelle sceneggiature al cinema, in questo caso è avvenuto tutto senza effetti speciali, compreso l’epilogo finale.
Una corsa disperata quella per eludere l’inseguimento delle forze dell’ordine, che non si è conclusa infatti nel migliore dei moi per il conducente di una Bmw 230. Ha spinto il suo bolide sino ai 220 km/h, tanto che i carabinieri hanno avuto il loro filo da torcere per stargli dietro.
Non è la prima volta che si verificano simili episodi in Italia, dove che siano le forze dell’ordine hanno il loro ben da fare per non lasciarsi sfuggire questi malviventi. Si tratta di inseguimenti molto pericolosi, dove molto spesso ci è scappato anche il morto, sia tra le forze dell’ordine che tra i fuggitivi.
Era ormai notte fonda quando il conducente di questa Bmw ha deciso di darsela a gambe pur di non finire sotto i controlli serrati dei carabinieri. Si tratta ovviamente di una condotta penalmente rilevante, che può configurare il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Insospettiti dalla presenza di quest’auto che girovagava a tarda notte, i carabinieri hanno intimato l’automobilista di fermarsi per sottoporlo agli opportuni controlli. Peccato che, non appena accortosi di chi avesse davanti, questo 44enne abbia deciso di premere pesantemente sull’acceleratore e darsi alla fuga; è incredibile ciò che è stato ritrovato nell’auto: scopriamo di cosa si tratta nella seconda pagina.