A più di due anni dalla scomparsa di Liliana Resinovich, il caso che ha sconvolto Trieste e l’intera opinione pubblica italiana continua ad alimentare interrogativi e sviluppi. La vicenda, seguita sin dall’inizio con grande attenzione dai media, sembra lontana dal trovare una conclusione definitiva, mentre si susseguono accertamenti e iniziative giudiziarie.
Al centro dell’inchiesta resta Sebastiano Visintin, marito della donna, la cui posizione continua a essere oggetto di valutazioni da parte degli inquirenti. L’11 aprile 2025 la procura di Trieste lo ha iscritto nel registro degli indagati. Nello stesso giorno, i carabinieri hanno eseguito una lunga perquisizione nella sua abitazione, procedendo a numerosi sequestri.
Ex fotografo di Gorizia, oggi 73enne, Visintin è noto per la sua passione per la vita all’aria aperta e per il mondo artigiano. Dopo la scomparsa della moglie, si è spesso esposto pubblicamente per chiedere chiarezza. Ma oggi, con il cambio di scenario investigativo, si ritrova al centro dell’inchiesta.
Nonostante l’accusa pesante, Visintin ha mantenuto un atteggiamento calmo, sostenendo di non aver nulla da nascondere. Dopo l’iscrizione, ha trascorso alcuni giorni in Austria, nella zona di Villach, dove ha detto di voler “staccare la spina” tra giri in bici e cene con amici.
La sua figura, già ampiamente esposta mediaticamente, è tornata nelle ultime ore al centro dell’attenzione. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che sta lasciando tutti senza parole. Il triste annuncio è di poco fa: “Il suo cuore…”. Ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.