Gabriele inghiottito dalle sabbie mobili: ecco cosa dicono gli esperti (1 / 2)

Gabriele inghiottito dalle sabbie mobili: ecco cosa dicono gli esperti

In queste calde e afose giornate estive specie al Sud la gente non vede l’ora che la giornata termini per farsi un bel bagno al mare, questo almeno per chi ancora non è in ferie. Chi invece è in vacanza si concede una bella giornata al mare o raggiunge laghi e fiumi per rifocillarsi.

L’estate è un periodo dell’anno purtroppo contrassegnato da tantissimi fatti di cronaca che hanno a che fare con l’acqua. Acqua che rinfresca ma che può essere anche molto pericolosa se ad esempio non si conoscono le normali regole di comportamento presso mari, fiumi e laghi.

Chiaramente le più pericolose di tutte sono le acque interne, ovvero laghi e fiumi, in quanto essendo composti da acqua dolce nuotare in questi specchi di acqua può risultare molto pesante. L’acqua del mare è più leggera ma come sempre correnti e onde e mare mosso possono essere pericolosi.

Bisogna sempre conoscere i propri limiti e non spingersi oltre. Infatti se sfidano i propri limiti bisogna mettere in conto che le cose possano andare molto male e si può perdere anche la vita. In queste ore sta destando molto interesse la vicenda del giovane Gabriele deceduto a causa delle sabbie mobili.

Il ragazzo nel giorno del suo compleanno si era tuffato nel lago di Giacopiane a Borzonasca, vicino Genova. Assieme ad alcuni amici si era recato lì per trascorrere alcuni momenti di relax ma nonostante il divieto di balneazione il ragazzo ha voluto comunque gettarsi in acqua per farsi un bagno.

Adesso gli esperti sono intervenuti sul caso spiegando perchè le sabbie mobili sono pericolose, i dettagli nella prossima pagina del nostro articolo.