Da quanto appreso in queste ore dalla stampa nazionale Gabriele Zolezzi l’uomo di 38 anni che ha perso la vita nel lago di Borzonasca conosceva la zona dove si recava di frequente. Come detto sono presenti dei segnali che indicano il divieto di balneazione.
Quando stava uscendo dall’acqua l’uomo è rimasto intrappolato all’interno di una zona fangosa, appunto sabbie mobili. Queste ultime lo hanno risucchiato non lasciando purtroppo al poveretto nessuna possibilità di scampo. Zolezzi era di Amborzasco, nel comune di Santo Stefano d’Aveto, faceva il muratore, amava le camminate e lo sport in generale.
Il bacino in cui Zolezzi ha fatto il bagno è artificiale ed è stato creato circa cento anni fa per la produzione di energia elettrica. Secondo gli esperti le sabbie mobili sono un fenomeno che si crea quando si trovano strati di sabbia impregnati di acqua, più o meno alti depositati dalle acque di lavamento o dal vento su terreni solidi.
Questo non fa altro che provocare la creazione di uno strato che sembra normale fango, invece quando ci si appoggia sopra si sprofonda. Liberarsi dalle sabbie mobili è difficile in quanto secondo degli studi condotti il corpo umano ha densità inferiore a quella delle sabbie mobili per cui può restarvi intrappolato solo per metà .
Se si capita nelle sabbie mobili il consiglio degli esperti è quello di levarsi tutto di dosso in modo da cercare di limitare l’affondamento del corpo che può essere peggiorato dal peso che si ha sopra. Bisogna inoltre muovere leggerrmente le gambe in modo che i granelli di sabbia liberino spazio attorno al piede.
Bisogna quindi poi provare a stendersi sul dorso e agire con la schiena in modo da cercare di iberarsi dalla morsa della sabbia. In questo modo l’acqua per galleggiamento porterà su il corpo. Se ci si riesce dirgersi a riva e ricordiamo che è impossibile tirare fuori dalle sabbie mobili una persona con una corda o un ramo in quanto basti che per estrarre un piede dalle sabbie mobili ci vorrebbe la forza che ci vuole per sollevare un’auto e per la resistenza opposta dalla sabbia il corpo si spezzerebbe.