Ormai il caso di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni a cui il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello ha tolto la vita a Senago, in provincia di Milano, è diventato di dominio pubblico anche all’estero.
Indubbiamente si è trattato di uno dei più brutti episodi di cronaca con cui il nostro Paese abbia avuto mai a che fare. Sul caso in questione stanno continuando le indagini da parte degli investigatori, che vogliono capire per bene come sia stata colpita Giulia da Impagnatiello, reo confesso dell’azione contro la sua fidanzata.
Nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere, eppure la famiglia della ragazza non ha mai creduto alla storia dell’allontanamento volontario della giovanissima Giulia. Infatti proprio i famigliari temevano che alla ragazza fosse successo qualcosa di grave, qualcosa poi confessata dallo stesso Impagnatiello.
“Sono stato io” – così ha detto Alessandro davanti ai carabinieri e ai pm di Milano confessando quanto commesso. Il ragazzo come si sa aveva una relazione con un’altra giovane, che a sua volta così come Giulia era rimasta incinta dello stesso Alessandro. Lei aveva deciso di interrompere la gravidanza, mentre Giulia aveva deciso di tenere con sè il piccolo Thiago che aveva in grembo.
La madre di Alessandro ha definito suo figlio un “mostro”, un individuo che non merita perdono per quello che ha commesso. E lo ha fatto in una diretta televisiva davanti a milioni di telespettatori. Anche lei una donna, una madre soprattutto, distrutta dal dolore.
Stesso dolore, profondo, inconsolabile, che hanno provato in questi giorni i famigliari di Giulia, a partire dalla sorella Chiara, che ha scritto post strazianti sui suoi profili social. Nella giornata di domenica 11 giugno si sono tenuti le esequie di Giulia e del piccolo Thiago a Sant’Antimo. Ecco nel dettaglio, alla prossima pagina, che cosa è successo.