Nessuno riesce ancora a capacitarsi dinanzi a quanto accaduto in Veneto in questi giorni, dove la 22enne Giulia Cecchettin è stata trovata senza vita dopo essere scomparsa assieme al suo ex fidanzato. La ragazza è stata trovata in un canalone nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone.
L’ex fidanzato, accusato adesso di omicidio, ha invece effettuato in una settimana una fuga di mille chilometri fino a Lipsia, in Germania, dove è stato fermato dalla polizia nella notte tra il 18 e il 19 novembre, a poco più di 24 ore dal ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin.
Turetta come si ricorderà è stato fermato mentre era fermo su una piazzola di sosta sulla A9 nei pressi di Lipsia. Adesso è stato trasferito presso la casa circondariale di Halle e ne è stata chiesta l’estradizione, cosa che lui ha accettato in queste ore e quindi tempi di consegna al nostro Paese dovrebbero essere rapidi.
Molto rapidi secondo le autorità italiane, anche meno dei dieci giorni previsti in questi casi. Filippo inizialmente era accusato solo di tentato delitto, ma con il ritrovamento del corpo di Giulia la sua posizione si è indubbiamente aggravata, e potrebbe aggravarsi ancora di più se gli inquirenti verificassero la premeditazione del delitto.
In questo senso sono diversi gli elementi che potrebbero portare l’accusa a contestare la premeditazione. Resta il fatto che il ragazzo verrà processato in Italia: era ricercato in tutta Europa su segnalazione dell’Interpol ai servizi di polizia che si trovano in tutto il territorio della Unione Europea.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo a vedere nel dettaglio chi è e cosa fa nella vita Filippo Turetta.