Esterasi leucocitaria nelle urine: cos’è, cause e valori normali

La esterasi leucocitaria è un enzima che si trova nei globuli bianchi e solitamente non dovrebbero risultare dalle analisi delle urine. In caso l'esito sia positivo potrebbe trattarsi di un'infezione alle vie urinarie. Le donne sono più a rischio.

Esterasi leucocitaria nelle urine: cos’è, cause e valori normali

L’esterasi leucocitaria è un enzima che si trova nei globuli bianchi e, come questi, in condizioni normali non si dovrebbe trovare nelle urine, o essere presenti con un numero molto limitato.

Questa si riscontra soprattutto nei neutrofili e nei granulociti e, per questo, è nota anche come elastasi dei neutrofili o elastasi granulocitaria. L’esterasi ha il compito di consumare le proteine che fanno da supporto al tessuto connettivo.

In genere, l’indagine su questo enzima viene richiesto dal medico quando si sospetta, a seguito di sintomi dichiarati dal paziente, un’infezione delle vie urinarie.

I sintomi più evidenti sono bruciore e fastidio durante la minzione e bisogno di urinare frequentemente e con urgenza. A questi si aggiungono urine maleodoranti e torbide e malessere generale.

Se il valore di questo enzima è elevato il risultato del test sarà positivo e richiederà approfondimenti eseguendo l’urinocoltura. Questo test verifica se esiste un’infezione reale in atto alle vie urinarie e ne identifica la natura.

Con l'esterasi leucocitaria si può avvertire un malessere generale

Il malessere generale è tra i sintomi dell’esterasi leucocitaria

Valori di riferimento

Il test dell’esterasi leucocitaria rileva la presenza dell’enzima nelle urine e dovrebbe sempre essere negativo. I valori medi di riferimento, dunque, devono essere pari a zero per indicare l’assenza dell’enzima.

Questa è fortemente correlata alla presenza di globuli bianchi, i leucociti, nelle urine. La sua presenza nelle urine indica una probabile infezione del tratto urinario (uretra, vescica urinaria, pelvi renale o rene).

Nel caso in cui l’esame del test dia esito positivo, la concentrazione dell’enzima può variare o essere pari a 25, 75, 250 e 500. Ciò significa che sono presenti degli agenti patogeni nelle urine o problemi ai reni.

L’esame potrebbe essere sfalsato e dare risultati di falsi positivi o di falsi negativi in caso di contaminazione del campione. Questo avviene se si assumono farmaci, come gli antibiotici, se è presente una eccessiva quantità di Vitamina C, di boro, di acido ossalico e di proteine.

Le cause possono essere riscontrate anche quando viene diagnosticata l’infezione di Trichomonas vaginalis. Questa è responsabile della tricomoniasi, ovvero di malattia a trasmissione sessuale.

La diagnosi avviene anche se sono presenti secrezioni vaginali con perdita di muco o sangue.

Se il test rivela un’elevata presenza di cellule epiteliali squamose, esiste la probabilità che il campione sia stato contaminato, quindi per avere una diagnosi fondata sarà necessario ripetere l’esame.

L’infezione di Trichomonas vaginalis è tra le cause della esterasi leucocitaria

Tra le cause dei falsi positivi dell’esterasi leucocitaria c’è l’infezione di Trichomonas vaginalis

Le indagini: il test e gli approfondimenti

Il test delle urine per verificare la presenza o assenza dell’enzima è molto semplice e deve essere eseguito a digiuno, di norma al mattino, con il primo campione di urina che verrà raccolto in un contenitore sterile.

Il campione delle urine viene in contatto con delle particolari strisce reattive che, al momento del contatto con l’urina, cambiano colore in base alla concentrazione di questo enzima.

Se il risultato del test sarà positivo, saranno necessari ulteriori approfondimenti per stabilirne la causa. Per questo motivo, il nostro medico potrebbe ritenere opportuno richiedere la valutazione dei nitriti nelle urine, l’analisi microscopica del sedimento urinario e l’urinocultura.

Nel caso in cui invece emerga venga confermata la presenza di batteri ma non quella di cellule epiteliali squamose, non sarà necessario alcun tipo di trattamento. Se il paziente lamenta e presenta i sintomi tipici di infezione delle vie urinarie si procederà con il trattamento farmacologico.

Altri test, in caso di positività dei leucociti nelle urine, includono i raggi X del rene e la citoscopia per visualizzare la vescica.

Focus sulle cause dell’esterasi leucocitaria

Le cause di leucociti nelle urine sono molteplici. Solitamente, l’esito positivo della presenza dell’esterasi leucocitaria nelle urine indica la presenza di un’infezione, batterica o virale, specialmente a carico delle vie urinarie.

Le donne sono più esposte agli attacchi di agenti patogeni nelle vie urinarie, poiché la loro uretra è più corta di quella maschile e questo facilita i batteri fecali a raggiungere la vescica.

L’identificazione dei leucociti nelle urine, soprattutto di neutrofili, è conseguenza della presenza di batteri negli organi dell’apparato urinario.

Alti livelli dell’enzima possono essere causati da cistite, calcoli renali, rene policistico, uretrite, rapporti sessuali a rischio, neoplasie della vescica, presenza di una gravidanza e prostatite (negli uomini).

Le infezioni alle vie urinarie sono più frequenti nelle donne

Le donne, specialmente in gravidanza, sono più soggette agli attacchi virali alle vie urinarie

Esterasi leucocitaria in gravidanza

Le donne, specialmente in gravidanza, sono più soggette agli attacchi di virus e batteri attraverso le vie urinarie. Ecco dunque che l’enzima è più frequente.

In gravidanza, il volume della vescica aumenta ma diminuisce la sua tonicità poiché il feto preme su di essa provocando fastidi e frequente bisogno di svuotare la vescica.

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