"Era inaffondabile" Parla il costruttore della nave: ecco di chi è la colpa del naufragio (1 / 2)

"Era inaffondabile" Parla il costruttore della nave: ecco di chi è la colpa del naufragio

Lo scorso 19 agosto affondava al largo di Palermo il lussuoso yacht Bayesian della Perini Navi. Una imbarcazione lunga ben 56 metri, che non avrebbe retto alla forza di una violenta tempesta, colando a picco nel giro di pochi minuti. I membri dell’equipaggio non avrebbero avuto neppure il tempo di uscire dalle cabine e provare a mettersi in salvo, sprofondando negli abissi insieme all’imbarcazione.

Solo 15 persone a bordo sono riuscite a mettersi in salvo in maniera rocambolesca gettandosi in mare, per essere poi soccorsi tempestivamente dalla Guardia Costiera italiana. Le operazioni di salvataggio sono state difficoltose a causa delle avverse condizioni meteorologiche, che hanno complicato ulteriormente le azioni delle autoritĂ  locali e delle squadre specializzate.

Lo yacht “Bayesian”, di proprietà della società Revtom, era stato organizzato come una vacanza premio per i dipendenti, trasformatasi però in un incubo. A bordo si trovavano 22 persone, di cui 10 membri dell’equipaggio e 12 ospiti, tra i quali figurano tanti pezzi grossi dell’imprenditoria e della finanza, come l’armatore Mike Lynch, noto come il Bill Gates d’Inghilterra, Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, e Chris Morvillo, avvocato dello studio legale.

Da 3 giorni, proseguono senza sosta le operazioni di soccorso, rese molto complicate dalla grande profondità delle acque. I sommozzatori devono immergersi per oltre 50 metri, e possono trattenersi per non oltre 10 minuti. E’ difficile, in questo piccolo lasso di tempo, riuscire a penetrare nell’imbarcazione e farsi strada nelle cabine alla ricerca dei dispersi.

Intanto, la procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo e sta procedendo con le indagini del caso. E’ stato sentito anche il costruttore della nave, il quale è parso avere le idee chiare sulle responsabilità dell’incidente. Scopriamo che cosa ha dichiarato nella pagina successiva.

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