Diverticolo di Meckel: i sintomi, diagnosi e terapia da seguire

Il diverticolo di Meckel è una malformazione rara che può determinare diversi sintomi e richiedere l'intervento chirurgico. Sarà il medico a stabilire come intervenire.

Diverticolo di Meckel: i sintomi, diagnosi e terapia da seguire

Il diverticolo di Meckel è una malformazione congenita rara che si sviluppa nel sacco della parete dell’intestino tenue, nella zona dell’ileo. Questo è un residuo embrionale che si riscontrata in alcuni neonati alla nascita. Simile ad un’appendice a forma di guanto, questa malformazione si sviluppa solitamente all’inizio di una gravidanza, fra la quinta e la settima settimana dello sviluppo del feto e cresce tra la sesta e la settima settimana. Il tessuto che lo compone, simile a quello del pancreas o dello stomaco, può secernere dell’acido cloridrico determinando ulcere.

Poiché solitamente nei bambini è asintomatica, diagnosticarla non è sempre facile. In alcuni casi, infatti, c’è chi vive tutta la vita senza che sia diagnosticata; in altri casi, possono essere presenti dei disturbi.

La diagnosi è eseguita attraverso il riconoscimento della sintomatologia e i risultati di alcuni test specifici. In seguito si procederà con la cura o, nei casi che lo richiedono, con l’intervento chirurgico.

Il dolore addominale è sintomo della malformazione

Tra i sintomi in età adulta c’è il dolore addominale

Origine della malformazione

La malformazione fu descritta per la prima volta nel 1589 ad opera dell’anatomista Johann Friedrich Meckel. Il medico dimostrò che questa aveva origine nell’embrione e ne studiò la patologia nel 1809.

Il diverticolo di Meckel si forma tra la V e la VII settimana di gestazione. In questo periodo, infatti, il canale onfalomesenterico o vitellino passa attraverso l’anello ombelicale ed unisce l’intestino alla vescicola ombelicale o sacco vitellino. Il sacco, solitamente, tende a scomparire con lo sviluppo del feto e si trasforma in cordone ombelicale. Questo poi verrà reciso dopo la nascita lasciando libero l’ombellico.

Quando non avviene il suo totale assorbimento, si forma il diverticolo. In questo caso può accadere che il bambino o l’adulto non scopra di avere questa malformazione congenita e viva tranquillamente la sua vita. In altri casi, invece, esiste una sintomatologia che non può essere ignorata ma deve essere trattata chirurgicamente.

Sintomi e complicanze del diverticolo di Meckel

Diagnosticare il diverticolo di Meckel non è facile, ma esistono dei sintomi che fanno sospettare al medico la sua presenza.

In alcuni casi, infatti, questo sacco può infiammarsi, infettarsi, formare ulcere e sanguinare; può essere confusa con un attacco di appendicite e causare la peritonite. Nei bambini la sintomatologia compare prima dei 5 anni. In altri casi, può presentarsi in età adulta.

Frequenti sono le feci e l’ano sanguinanti, il gonfiore addominale, la stipsi, la diarrea, il meteorismo, il vomito, il melena. Altri sintomi sono la febbre non eccessivamente alta, la disidratazione, i crampi e i dolori addominali e la diverticolite.

Il dolore addominale si avverte al di sotto o a sinistra dell’ombelico specialmente quando il medico esercita una lieve pressione sull’addome.

In alcuni casi i sintomi possono essere riconducibili e collegati alla formazione di neoplasie e tumori.

La febbre bassa può essere un sintomo del diverticolo di Meckel

Il diverticolo di Meckel può determinare una febbre lieve

La diagnosi

Diagnosticare la malformazione non è semplice. Spesso la malformazione si scopre accidentalmente a seguito di un intervento chirurgico che interessa la zona addominale. Per esempio, il diverticolo viene scoperto quando si interviene per un’appendicite. È prassi verificare in questi casi se sia presente la malformazione.

Quando il medico, preso atto dei sintomi, sospetta la presenza del diverticolo di Meckel richiede dei test specifici.

Solitamente, la malformazione è diagnosticata attraverso TAC addominale con contrasto, RX, ecografia, clisma opaco con bario e scintigrafia.

Cura e trattamento del diverticolo di Meckel

Come anticipato, le complicanze della malformazione sono rare. Quando, nonostante la presenza del diverticolo di Meckel, non sono presenti sintomi, il paziente può trascorrere la sua vita normalmente. Non è necessario sottoporlo ad alcun trattamento medico e farmacologico.

L'intervento chirurgico dipende dai sintomi

Sarà la diagnosi del medico a stabilire se intervenire chirurgicamente

Quando intervenire chirurgicamente

Se, invece, le complicanze mettono a rischio la salute del paziente, il medico richiederà di sottoporlo all’intervento chirurgico. La laparotomia è fondamentale per evitare che oltre all’emorragia sia perforato il diverticolo. Si potrà intervenire re-sezionando la zona in cui è presente il diverticolo o asportandolo completamente se la zona appare indurita.

Dopo l’intervento sarà necessario somministrare al paziente degli antidolorifici e, in alcuni casi, degli antibiotici per via orale o endovena. Poiché il paziente non sarà in grado di espellere feci e gas, sarà nutrito attraverso le flebo. Il ricovero ospedaliero dura all’incirca una settimana.

Durante la convalescenza il paziente non deve fare sforzi eccesivi, evitare sollecitazioni dell’addome e lo sport. I tempi di recupero sono stimati all’incirca quanto quelli che seguono l’intervento chirurgico per asportare l’appendice.

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