La colica renale è caratterizzata da un attacco di dolore acuto, improvviso e violento che colpisce la zona addominale, nel basso ventre e nella zona lombare. Questo è uno dei disturbi urologici più comuni e dolorosi; complisce indistintamente adulti, bambini e neonati.
Il dolore può essere talmente forte da rendere difficile trovare una posizione di conforto, tanto da rendere il soggetto ansioso, pallido ed agitato; può causare anche la perdita di coscienza del soggetto.
Questo sintomo può essere un segnale della presenza di calcoli renali che si spostano nelle vie urinarie e ostruiscono il flusso delle urine. Più grande è il calcolo renale più intenso sarà il dolore.
La diagnosi del caso viene eseguita dal medico attraverso la visita medica, l’analisi delle urine, la radiografia, la TAC, l’ecografia oppure un pielogramma intravenoso (IVP). In base all’entità del problema, il medico prescriverà la cura e la terapia più adeguata.
Sintomi della colica renale
La colica renale si manifesta con un dolore improvviso e delle fitte, simile alle doglie in gravidanza, che colpiscono la zona lombare.
Questo inizia di solito la notte o la mattina presto; il dolore può durare qualche minuto o qualche ora ed aumenta d’intensità fino a coinvolgere anche gli addominali inferiori, la vulva o ai testicoli, e la radice della coscia.
Tra i sintomi più frequenti, oltre al dolore molto forte alla schiena o al fianco, sono noti il cardiopalmo, la pollachiuria, ovvero una maggiore frequenza nella minzione, e l’oliguria, ovvero ridotta escrezione urinaria, bruciore durante la minzione, nausea, vomito, pallore e sudorazione, sangue nelle urine, urina maleodorante o torbida.
Cosa fare
I calcoli renali sono dolorosi ma nella maggior parte dei casi possono essere eliminati dal corpo senza causare danni permanenti.
Il sintomo della colica non deve essere però trascurato e bisogna rivolgersi immediatamente ad un medico. Quando oltre al dolore, e ai sintomi precedentemente descritti, compare anche febbre e si hanno brividi, potrebbe infatti trattarsi di un’infezione delle vie urinarie, di danni o cicatrici renali, dell’ostruzione dell’uretere.
Come curare le coliche renali
Una volta che il medico ha confermato la diagnosi si seguirà una terapia farmacologica a base di anti-infiammatori non steroidei (FANS), di antispastici per via endovenosa, di cortisoni e antiemetici per cercare di alleviare o calmare lo stimolo del vomito, il dolore e l’infiammazione aspettando che calcolo renale giunga alla vescica per essere espulso con le urine.
Rimedi naturali
Quando si soffre di colica renale è importante fare riposo e ridurre lo stress; per questo motivo, al fine di ridurre tensioni e spasmi, possono essere utili fare dei bagni d’acqua calda o poggiare una borsa d’acqua calda sulle zone dolenti.
È fondamentale bere molta acqua per facilitare la diuresi e l’espulsione del calcolo; anche seguire una dieta alimentare specifica gioca un ruolo fondamentale per la prevenzione e la cura di calcoli e coliche renali. Tuttavia, è stato notato che bere durante una colica può causare anche episodi di nausea, vomito. È quindi consigliato bere quando la colica finisce di fare male e comunque spesso per prevenire la formazione di nuovi calcoli.
Cosa mangiare quando si soffre di coliche
La dieta corretta dipende e varia da caso a caso. In genere, è consigliato rivolgersi a un dietologo o a un nutrizionista per definire una dieta personalizzata. L’obesità è un fattore di rischio.
Il calcio è uno dei nemici di chi soffre di questo problema. Gli alimenti da evitare assolutamente, perché contengono ossalato di calcio, sono il rabarbaro, le noci, la barbabietola, le bietole, i germe di grano, le mandorle, gli arachidi e anacardi, gli spinaci, il prezzemolo, gli alimenti a base di soia e crusca, gli asparagi, l’uva, i fichi, i porri, le patate dolci, i cavoli, il pomodori, il cacao, il cioccolato e i frutti di bosco. È importante evitare di assumere bevande come caffè è tè.
Tra quelli da consumare con moderazione, invece, troviamo, tutti quelli a base di farina di mais, latte e latticini, il fegato, il pepe verde, l’uva, le fragole, i lamponi, i dolci alla frutta o agrumi.
La dieta ideale è quella vegetariana poiché non comprende l’assunzione di proteine o grassi animali. Utili sono anche i cereali integrali perché capaci di modulare l’assorbimento intestinale del calcio.
Sono consigliati anche tutti gli alimenti ricchi di acqua, come ad esempio il sedano, il finocchio, il cetriolo, la lattuga, i carciofi, la cipolla cruda.