Il mondo del calcio è in apprensione per le condizioni di Edoardo Bove, il calciatore viola che ha subito un arresto cardiaco nel corso della partita contro l’Inter di questa domenica. Al 17esimo del primo tempo, il centrocampista si è accasciato al suolo dopo pochi passi incerti. Intervenuto prontamente lo staff medico, Bove è stato prontamente soccorso e rianimato con l’uso del defibrillatore.
I suoi compagni di squadra hanno subito fatto cerchio intorno a lui, mentre lo stadio intero viveva attimi surreali di profondo silenzio e incredulità. La partita è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi, mentre un’ondata di grande solidarietà si è levata a sostegno del calciatore. Nella stessa serata, il primo bollettino medico che escludeva danni acuti al calciatore che, l’indomani, dopo aver ripreso coscienza, ha videochiamato la squadra rassicurandoli sulle sue condizioni e incoraggiando i viola a scendere in campo contro l’Empoli questo mercoledì.
Attualmente, è ricoverato presso l’ospedale Careggi di Firenze, dove si stanno effettuando esami approfonditi per determinare le cause del malore, tra cui possibili aritmie o problemi cardiaci congeniti. Secondo gli esperti, il ritorno all’attività agonistica potrebbe essere compromesso qualora l’arresto cardiaco fosse stato causato da un’aritmia grave o altre patologie sottostanti.
Saranno necessari ulteriori accertamenti, come risonanze magnetiche o TAC, per una diagnosi definitiva. I medici sottolineano che ogni caso è unico e richiede un’attenta valutazione prima di poter fare previsioni sul futuro sportivo dell’atleta.
Passato il peggio, ci si chiede cosa possa aver causato questo gravissimo malore al pover Bove. Sino ad ora, dai controlli di routine della Fiorentina, non era emerso alcun sentore del dramma che stava per consumarsi in diretta. Intervistato da Il Messaggero, il cardiologo Colivicchi ha individuato 3 possibili fattori scatenanti: scopriamo le sue parole nella pagina successiva.