Caso Bove, cosa c’ è dietro al malore? Il Cardiologo Colivicchi spiega i tre fattori scatenanti (2 / 2)

L’arresto cardiaco subito dal calciatore Edoardo Bove ha sollevato numerosi interrogativi sulle cause e i fattori scatenanti. La domanda che tutti si pongono in queste ore è come sia possibile che il cuore di un atleta di altissimo livello, costantemente monitorato e controllato da analisi mediche accurate, possa fermarsi improvvisamente durante una partita.

Secondo il cardiologo Furio Colivicchi, l’evento potrebbe essere il risultato di una combinazione di elementi, tra cui un substrato patologico cardiaco (un’alterazione strutturale o funzionale del cuore, spesso difficile da individuare), squilibri elettrolitici come ipo-potassiemia, e un fattore scatenante come il contatto fisico durante il gioco.

Durante l’episodio, un presunto trauma toracico o addominale potrebbe aver contribuito al malore. Dopo il crollo improvviso in campo, Bove è stato soccorso tempestivamente e defibrillato, un intervento che ha probabilmente salvato la sua vita. La diagnosi iniziale suggerisce un’aritmia grave, come una fibrillazione ventricolare, che richiede ulteriori indagini mediche per chiarire le cause sottostanti.

Le cause dell’arresto cardiaco sono di difficile definizione. Si parla della possibile presenza di una condizione di ipo-potassiemia (riduzione della concentrazione del potassio nel torrente ematico). Difatti il potassio è di grande importanza per l’equilibrio delle funzioni del cuore e gravi alterazioni delle concentrazioni di questo elettrolita nel sangue possono essere pericolose. Resta da capire per quale motivo il calciatore avesse dei livelli ridotti di potassio”, ha detto il professor Colivicchi al Messaggero.

In linea generale, una possibile riduzione dei livelli di potassio potrebbe essere legata a fattori come sudorazione intensa e insufficiente reintegro di liquidi e sali minerali, tipici negli atleti. Tuttavia, resta da comprendere se questa carenza sia stata aggravata da una dieta povera di potassio o da altri fattori preesistenti.

Il substrato patologico ipotizzato potrebbe includere una lesione infiammatoria recente, forse di origine virale, o problemi cardiaci strutturali nascosti. Esami come coro-TAC, coronarografia o risonanza magnetica saranno essenziali per determinare se vi siano alterazioni alle arterie coronarie o al muscolo cardiaco.