L’azotemia è un valore che indica la concentrazione di azoto, non proteico, nel sangue che ci permette di conoscere le condizioni di salute dei nostri reni. Avere l’azotemia alta, detta anche iperazotemia, vuol dire che i nostri reni non funzionano bene e non adempiono completamente alla loro funzione. L’azoto non proteico, infatti, viene solitamente espulso dall’organismo attraverso l’urina.
In condizioni normali il suo valore è compreso tra 22 mg/dl e 46 mg/dl ma tende a variare in base all’età e al sesso. Negli adulti deve essere compreso tra 15 mg/dl e 43 mg/dl di sangue; il livello sulle donne può essere leggermente più basso, mentre negli adulti con un’età superiore a 60 anni tendono a salire leggermente. Nei bambini, invece è compreso tra 11 mg/dl e 38 mg/dl.
Gli esami da laboratorio per verificarne il livello sono l’Azotemia (o urea) e la Creatinina. Sui risultati, oltre a problemi legati ai reni influiscono fattori esterni, come l’alimentazione.
Sintomi
I sintomi possono essere numerosi ma tutti riconducibili ai reni e, nello specifico, all’insufficienza renale. In particolare sono evidenziati problemi connessi alla minzione che risulta frequente e colorazione molto scura delle urine, che si presentano schiumose e con presenza di tracce ematiche.
Inoltre, il paziente può lamentare o presentare stanchezza, pallore, perdita di peso eccessivo, nausea e vomito, dolore alle articolazioni e ai muscoli, crampi addominali, aumento della pressione sanguigna, tachicardia, tremori, fatica cronica, sindrome da gambe senza riposo, insonnia, bisogno di bere frequentemente, inappetenza e iporessia.
Cause dell’azotemia alta
Le cause che determino l’innalzamento di questo valore sono numerose. Queste possono essere riconducibili all’insufficienza renale, all’eccessiva produzione di catabolici proteici e all’alimentazione.
Insufficienza renale
Quando è conseguenza di insufficienza renale si distinguere tra azotemia prerenale, azotemia renale ed azotemia post renale.
L’azotemia prerenale è conseguenza della riduzione del sangue che irrora i reni e per questo motivo le cause possono dell’innalzamento dell’azotemia possono essere ricercate nella stenosi dell’arteria renale (placche aterosclerotiche, trombi), ipervolemia, come conseguenza di emorragie, ustioni, disidratazione, diabete mellito, insufficienza cardiaca, shock (allergico, cerebrale).
L’azotemia renale dipende da patologie ai reni che impediscono il filtraggio nelle urine dell’azoto. Le cause più comuni sono l’insufficienza renale, acuta o cronica, infiammazioni (glomerulonefrite, tubercolosi renale), il Morbo di Addison, il rene policistico. Malattia ereditaria caratterizzata da un abnorme sviluppo di cisti nei tessuti del rene. La malattia, inizialmente asintomatica, compromette progressivamente la funzionalità renale ed induce azotemia elevata.
L’azotemia post renale è causata da un’ostruzione delle vie urinarie e va ricercata nel blocco dell’uretere, nel blocco dell’uretra, nelle malformazioni congenite delle vie urinarie, nel reflusso di urina vescico ureterale.
Iperazotemia per eccessiva produzione di cataboliti proteici
L’aumento della produzione di catabolici proteici può essere conseguenza di un’intensa attività sportiva, di una dieta ipercalorica o di una dieta iperproteica e dell’assunzione di farmaci a base di cortisolo.
Azotemia alta: alimentazione
Una delle cause che determina l’azotemia alta è la scorretta alimentazione. Oltre a bere liquidi, specialmente 2 litri di acqua al giorno, per facilitare il compito dei reni, bisogna seguire una dieta sana e bilanciata di tipo ipoproteico al fine di ridurre il consumo di carne, pesce, uova, insaccati, cibi salati, legumi, formaggi, cioccolato, fritture e tutti quegli alimenti ricchi di fosforo e potassio. Bisogna invece consumare più frutta, verdura (carciofo, bietola, pomodoro secco, sedano, rapa rossa, carote, finocchio) e cereali integrali.
L’aiuto e la consulenza di un nutrizionista potranno aiutarci a stabilire cosa mangiare e le quantità .
Se si pratica un’attività sportiva, che richiede il dispendio di molte energie, bisogna aumentare il consumo dei carboidrati prima di fare sport per evitare di fare innalzare il valore dell’azotemia.
Altri rimedi
Oltre all’alimentazione, è fondamentale smettere di fumare e bere alcolici.
Anche l’assunzione dei farmaci deve essere controllata perché bisogna escludere tutti quelli che hanno effetti negativi sui reni.
Un controllo quotidiano della pressione arteriosa potrà permetterci di segnalare aumenti della pressione che possono essere riconducibili all’azotemia; mentre un controllo periodico delle analisi del sangue e delle urine può rivelare altri sintomi.
Azotemia alta e gravidanza
Il controllo dell’azotemia è tra quelli che si prescrivono specialmente in gravidanza.
Il suo livello solitamente in gravidanza diminuisce poiché aumenta l’assorbimento di acqua e la minzione diventa più frequente. Se i valori non diminuiscono o se i valori sono alti bisogna consultare un medico specialista delle vie urinarie: il nefrologo.