L’annuncio del ritiro del vaccino anti-Covid da parte di AstraZeneca è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ha lasciato di stucco molte persone in tutto il mondo. Sebbene si sia chiarito che questa importante decisione sia stata presa per ragioni soprattutto commerciali, non si placano le voci di chi mette in dubbio la sicurezza del vaccino AstraZeneca alla luce dei gravi episodi di reazioni avverse.
Recenti controversie legali in cui è stata coinvolta AstraZeneca gettano nuove ombre sull’efficacia dei vaccini anti-Covid, con un occhio di riguardo verso questa casa farmaceutica. La decisione di ritirare il vaccino segue un caso giudiziario in cui AstraZeneca è stata citata in giudizio centinaia di cittadini che avrebbero subito una reazione avversa.
Si tratta di lesioni gravi o decessi causati da un effetto collaterale molto raro riscontrato durante il lancio del vaccino. In totale, si stima che ci siano stati almeno 81 decessi solo nel Regno Unito, a partire dal dicembre 2020. Nonostante il suo ruolo cruciale nel contenere il numero di ricoveri e decessi dovuti al Covid-19, permangono ancora domande irrisolte sul motivo per cui sembra aver causato numerosi decessi.
Questa drastica mossa di AstraZeneca solleva interrogativi cruciali sul futuro delle strategie di vaccinazione e sulla fiducia del pubblico nei confronti dei vaccini anti-Covid. La casa farmaceutica ha ammesso che il vaccino può causare in casi rari reazioni avverse come trombosi.
Un’ammissione che fa storcere il naso a molti e apre le porte alla possibilità di richiedere dei risarcimenti. E’ possibile farlo? A rispondere a questa domanda ci hanno pensato i legali. A quanto pare questa possibilità non è da escludere: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.