Astrazeneca, l’annuncio dei legali sui risarcimenti (2 / 2)

L’annuncio del ritiro del vaccino Astrazeneca ha generato molte domande, soprattutto per coloro che hanno subito danni a seguito della somministrazione del vaccino stesso. Secondo l’avvocato civilista Paolo Vitali, coloro che hanno subito complicazioni gravi, come la trombosi, a seguito del vaccino Astrazeneca potrebbero agire per il risarcimento del danno. Le cifre di risarcimento possono variare da qualche migliaio di euro fino a milioni, a seconda della gravità del caso. Tuttavia, è fondamentale considerare che ogni situazione è diversa e deve essere valutata singolarmente.

“Dopo l’ammissione dell’azienda farmaceutica, secondo cui può causare un rarissimo effetto collaterale consistente in trombosi con complicazioni potenzialmente fatali, coloro che siano incorsi in tale complicazione potrebbero certamente agìre per il risarcimento del danno”-ha detto l’avvocato Vitali .

Esistono due vie per ottenere un risarcimento: quella indennitaria e quella risarcitoria. Nel primo caso, si richiede un indennizzo per il danno subito, mentre nel secondo si chiede un risarcimento per il danno arrecato a causa di una condotta dolosa o colposa. Nel caso della vaccinazione contro il Covid-19, è necessario dimostrare il nesso causale tra il vaccino e il danno subito, come nel caso della trombosi manifestatasi poco dopo l’assunzione del vaccino.

La casa produttrice del vaccino potrebbe cercare di eludere la responsabilità dimostrando di aver preso tutte le precauzioni necessarie per evitare il danno, tuttavia questa prova non è sempre semplice da fornire. Inoltre, potrebbe essere chiamata a rispondere in base alle normative che proteggono i consumatori dai danni causati da prodotti difettosi. È da sottolineare che entrambe le vie di ricorso possono essere perseguite e che i familiari delle vittime hanno il diritto di agire per ottenere un’indennità o un risarcimento per i danni materiali e immateriali subiti. Nel caso di decesso della vittima, Vitali ha sottolineato che i familiari possono richiedere allo Stato un’indennità una tantum, che si aggira intorno ai 77.000 euro, oppure possono optare per il trattamento di reversibilità dell’indennità riconosciuta.

Tuttavia, il termine per richiedere l’indennizzo è di tre anni dalla conoscenza del danno e della sua indennizzabilità. In conclusione, coloro che hanno subito danni a seguito del vaccino Astrazeneca hanno il diritto di chiedere un risarcimento per i danni subiti. È importante consultare un avvocato specializzato per valutare la propria situazione e prendere le giuste misure legali per far valere i propri diritti.