In questi giorni tiene banco in Italia una vicenda particolarmente drammatica che si è verificata nei boschi del Trentino. Era lo scorso mercoledì quando un ragazzo appena 26enne, Andrea Papi, era uscito da solo per fare trekking immerso in quello splendido scenario naturale, proprio come era solito fare nel tempo libero.
A distanza di ore il mancato rientro a casa ha allarmato i suoi famigliari, che hanno subito lanciato l’allarme. Immediatamente si è attivata un’imponente macchina delle ricerche, con il coinvolgimento dei carabinieri, dei vigili del fuoco, delle stazioni del Soccorso alpino e delle unità cinofile.
Sono stati poi i cani molecolari a compiere la macabra scoperta nella tarda notte di giovedì, rinvenendo il cadavere del povero 26enne ormai esamine e dilaniato da ferite mortali. Andrea Papi è stato ritrovato nel mezzo di una strada forestale in località Contre, ai piedi di malga Grum.
La terribile vicenda ha riacceso una vecchia diatriba tra gli animalisti, che si battono per tutelare l’animale ed evitarne l’abbattimento, e chi, invece, sostiene la necessità di un intervento drastico.
Ad essere provati dall’accaduto sono innanzitutto i cari dello sfortunato 26enne, ancora profondamente straziati dal dolore a pochi giorni dal dramma. Nella giornata di ieri, mercoledì 12 aprile, si sono tenuti i funerali del giovane, dove si sono registrati momenti di grande commozione. La madre del ragazzo ha voluto leggere una lettera molto toccante: ecco le sue parole.