Fare i buchi alle orecchie è un’operazione che solitamente richiedono le mamme per le proprie bambine da piccole. Tuttavia, oltre al classico buco nel lobo, le proposte per indossare un gioiello nell’orecchio sono molteplici. Oltre a quello sull’ombelico, sul labbro e sul naso, anche un piercing all’orecchio può essere originale. Inoltre, se scelto con gusto ed eleganza questo può fare risaltare la personalità di ogni donna. Il piercing, infatti, può essere un oggetto che completa il look femminile. In estate, per esempio, ma anche nelle occasioni speciali, può abbinarsi a un’acconciatura raccolta e ad un make up d’occasione.
Per ragioni igienico-sanitarie è importante rivolgersi sempre a professionisti. In questo modo si potranno evitare errori mentre si forano le orecchie ed infezioni.
Il piercing in questa zona del corpo può essere realizzato su diversi punti. In particolar modo le zone da poter forare sono la parte alta o il centro del padiglione.
Scopriamo quali tipi di piercing si possono fare nell’orecchio e i costi.
Tipologie di piercing all’orecchio
La posizione su cui poter realizzare il piercing all’orecchio può essere differente. Ad ogni zona dell’orecchio ne corrisponde un tipo differente.
Oltre al classico buco nel lobo, la zona dell’elica viene celta da molte donne. L’elica è la parte curva e alta dell’orecchio composta in prevalenza da cartilagine. L’elix piercing è adatto a chi ama cerchietti e brillantini. Se doppi, si parla di Double Helix piercing. La zona non è molto sensibile e il dolore è sopportabile.
Una zona molto sensibile e delicata è il trago, dove si trova il condotto uditivo. Per fare il piercing al trago bisogna procedere con attenzione perché nella zona c’è molta cartilagine. Il piercing anti-trago, invece, interessa la parte di cartilagine vicino al lobo, opposta al trago.
In mezzo tra l’elix piercing e il trago piercing c’è lo Snug Piercing. Definito anche “anti-helix” può essere scelto solo da chi ha una conformazione del padiglione adeguata. È molto doloroso.
Il Forward Helix Piercing si fa sopra il trago nella parte finale della piega dell’orecchio.
Quando è eseguito nella piega interna del padiglione auricolare si parla di Rook Piercing e di Daith piercing.
L’industrial piercing e l’Orbital piercing si ottiene praticando due fori diversi uniti da un unico gioiello. In genere si utilizza una barretta o un bilanciere.
L’Auricle Piercing viene fatto al centro del padiglione auricolare, in genere da metà orecchio verso l’alto.
Nel Transverse Piercing il lobo è forato in orizzontale e come quello tradizionale non è doloroso.
Quanto costa il piercing all’orecchio?
Il costo del piercing all’orecchio è accessibile a tutti. Il prezzo varia dai 10 ai 50 euro in base alla zona in cui viene eseguito l’intervento.
Consigli utili
La zona dell’orecchio è composta da cartilagine e pelle. Se il piercing interessa una zona cartilaginea sarà dolorosa quanto più cartilagine è lì presente.
È importante rivolgersi ad un professionista che eseguirà il piercing con la tecnica e gli strumenti adeguati. Questi sono inoltre tenuti a rispettare le norme igienico-sanitarie stabilite per questi interventi.
Fondamentale, specialmente per fare il buco, nell’orecchio, è scegliere degli orecchini adatti in acciaio chirurgico. Una volta che il foro è perfettamente guarito, potrete indossare orecchini di vario materiale e forma.
Per quanto riguarda l’igiene del piercing, all’inizio bisogna pulire la ferita seguendo le indicazioni del tatuatore.
Il buco non deve essere toccato spesso per evitare di infettarlo con i batteri. Negate ai vostri amici di toccarlo se la ferita è ancora aperta.
Fate attenzione che i vostri capelli non si attorciglino al piercing, quindi nel primo periodo teneteli raccolti. Evitate sfregamenti anche con indumenti e accessori personali come asciugamano e federa del cuscino.
Il cambio dell’orecchino solitamente si fa dopo un paio di mesi quando c’è certezza che la ferita si è rimarginata. I tempi possono variare in base al tipo di piercing scelto.
Dopo il piercing la zona dell’orecchio potrebbe apparire gonfia, arrossata, fare male e prudere. Questi sintomi sono del tutto normali e passeggeri; non bisogna preoccuparsi. Invece, se il gonfiore peggiora, il rossore aumenta, il colore della pelle cambia e fuoriesce pus maleodorante, bisogna avvertire il medico e il tatuatore. Si potrebbe trattare di un’infezione o di un’allergia. Per lo stesso motivo, bisogna fare attenzione se la zona è calda, prude, sanguina e si formano le vesciche. In alcuni casi potrebbe comparire anche la febbre.