I piedi gonfi in gravidanza sono disturbi molto frequenti e fisiologici. Questi compaiono solitamente dopo il parto. Così come il gonfiore alle caviglie, le cause principali sono da attribuire alla ritenzione idrica, alla compressione dei vasi sanguigni e ai cambiamenti ormonali.
Sulla sintomatologia influiscono diversi fattori tra cui il sovrappeso, l’obesità e le temperature climatiche eccessivamente calde. Anche lo stare in piedi per troppo tempo della futura mamma può aggravare la condizione.
Come conseguenza, la pelle apparirà lucida, stirata e gonfia a tal punto da creare, in alcuni casi, un edema. Inoltre, chi ne soffre lamenterà fastidio, affaticamento, difficoltà a camminare ed indossare alcuni tipi di scarpe. Il sintomo è più evidente solitamente nelle ultime 2 o 3 settimane di gravidanza.
Sebbene frequente, il gonfiore non deve però essere sottovalutato e dovrà essere riferito al medico personale. Il sintomo potrebbe indicare una preeclampsia o gestosi.
Cosa fare se si hanno i piedi gonfi in gravidanza
La sedentarietà non fa bene neanche in gravidanza. Per questo motivo non bisogna rimanere a lungo in piedi. Se amate passeggiare, è preferibile farlo nelle ore più fresche e se siete al mare fate passeggiate in acqua. Da evitare sono gli ambienti troppo caldi.
Dedicate del tempo a coccolarvi con dei massaggi. I massaggi ai piedi, infatti, aiutano la circolazione ed alleviano la presenza di piedi gonfi in gravidanza. In commercio sono disponibili numerose creme e gel specifici per gambe, piedi e caviglie gonfie.
Utile è dedicare del tempo alla ginnastica specifica pre-parto e lo yoga. Anche fare degli esercizi specifici per i piedi e le caviglie durante la giornata può aiutare a ridurre la sensazione, la percezione di fastidio e il visibile gonfiore. La rotazione della caviglia può essere di aiuto. Bisogna, inoltre, evitare di accavallare le gambe.
Per ridurre il fastidio, è utile utilizzare scarpe comode a pianta larga e, se la vostra condizione lo permette, si dovrebbero indossare delle calze elastiche a compressione graduata.
Quando siete sdraiate, poggiate le gambe su dei cuscini per sollevare le gambe e favorire la circolazione. Dormire sul fianco sinistro riduce la pressione sanguigna ed aiuta la sua circolazione.
Curare i piedi gonfi in gravidanza a tavola
In gravidanza, è fondamentale curare l‘alimentazione, per mantenere il peso corporeo sotto controllo. Sono da preferire i cibi poveri di sale e frutta e verdura di stagione. Nella dieta non devono mancare lattuga, pomodori, cetrioli ma anche mele, anguria, ciliegie e frutti rossi. Questi alimenti, infatti, apportano liquidi all’organismo e, di conseguenza, si potrà ridurre la ritenzione idrica. Le vitamine, inoltre, aiutano la circolazione del sangue. Per questo motivo, i medici suggeriscono di mangiare frutti di bosco, la frutta rossa, e le cipolle. I cibi salati sono da evitare, così come gli insaccati e gli snack perché ricchi di sodio.
Per ridurre la ritenzione idrica, bisogna idratarsi bene e spesso. Specialmente nella stagione estiva, quando fa più caldo, è importante bere almeno 2 litri di acqua al giorno. In questo modo si può favorire la diuresi ed evitare di trattenere liquidi in eccesso. Da evitare sono i farmaci diuretici.
Rimedi naturali contro il gonfiore ai piedi
La prevenzione e gli accorgimenti appena descritti sono sicuramente un valido aiuto in caso di piedi gonfi in gravidanza. Esistono però anche altri rimedi da tenere in considerazione che possono lenire il fastidio e il dolore provocato dalla condizione.
Fare impacchi di acqua fredda può essere di aiuto contro il gonfiore. Allo stesso modo e per lo stesso obiettivo, si possono fare dei pediluvi a base di olii essenziali, acqua, bicarbonato e sale grosso. È sufficiente prendere una bacinella, versare dell’acqua tiepida, e sciogliere il sale da cucina e il bicarbonato di sodio. Gli olii essenziali renderanno più piacevole il momento di relax.
Così come i massaggi, anche l’aromaterapia, la fitoterapia e l’agopuntura, se praticate da mani esperte, possono contrastare o ridurre il gonfiore. È importante, però, chiedere prima il parere del medico sulla pratica. In alcuni casi, infatti, è sconsigliata.
Quando preoccuparsi
Il sintomo, come già anticipato, non deve mai essere sottovalutato. Quando il gonfiore al piede è è improvviso e doloroso, o interessa solo una gamba, potrebbe essere il segnale di una trombosi venosa profonda o di una preeclampsia.
In alcuni casi, la futura mamma potrebbe lamentare ed avere la pressione alta, emicrania, nausea e vomito o albumina alta. Potrebbe trattarsi di gestosi.