Prima o poi per ogni mamma arriva il momento in cui deve affrontare conflitti o scontri con il proprio bambino. Un genitore deve saper affrontare nel migliore dei modi queste piccole crisi per non rischiare di creare tensioni all’interno della famiglia.
Negli anni di passaggio, come ad esempio quando il bambino inizia il suo percorso alla scuola materna, alcuni conflitti possono avvenire anche con i suoi coetanei: è opportuno porsi nel migliore dei modi anche in queste situazioni. Sarà un modo per far vedere a vostro figlio come superare certi momenti di tensione.
Come affrontare un conflitto con vostro figlio
Sebbene urlare sarà la prima cosa chi verrà voglia di fare quando il confronto si fa più intenso, non è un atteggiamento costruttivo o che vi aiuterà a risolvere la situazione.
L’atteggiamento duro non serve ad educare il bambino, dimostra solo una certa prepotenza e una difficoltà di confronto del genitore. Certe volte le discussioni si fanno così intense che il genitore arriva a strattonare, se non peggio, il proprio figlio.
Questo, secondo gli studiosi, può addirittura essere causa di un’autostima molto bassa del bambino, che potrebbe seriamente compromettere il rapporto con i genitori.
Ciò non significa nemmeno che bisogna essere troppo accondiscendenti, perché si rischierebbe di far intendere al bambino che può ottenere tutto ciò che vuole. Molte volte, alla base di un conflitto tra genitore e figli c’è un eccesso di pretese da parte del primo, spesso causato da troppa protezione e accudimento.
Questo atteggiamento può creare sentimenti di rancore da parte del genitore soprattutto se il bambino si ostina a non obbedire.
Il metodo migliore per risolvere i conflitti con il vostro bambino è porre delle regole precise che, in alcuni casi, entrambi dovrete rispettare. Non si tratta di una serie di comandi che voi impartite e a cui vostro figlio dovrà sottostare, ma dei comportamenti che tengono in considerazione le necessità di tutta la famiglia ed il rispetto dei suoi componenti.
Le regole vanno stabilite da entrambi i genitori per non creare confusione e contrasti, devono essere chiare, realistiche e ragionevoli perché non vi sia modo di sindacare. Se vostro figlio non rispetta le regole, il modo migliore è parlarne con lui per assicurarsi che abbia capito qual è l’atteggiamento giusto.
Per esempio, al posto di urlare al bambino che è tardi e si deve alzare dal letto è molto meglio spiegargli la necessità di rispettare maestre e compagni arrivando puntuali in classe e non interrompere la lezione già iniziata.
Come affrontare un conflitto tra bambini
Gli scontri tra coetanei si scatenano per molti motivi: quasi sempre futili ragioni che per loro, però, sono fondamentali e che possono infiammare gli animi nel giro di pochi secondi.
Lo stesso vale per i conflitti fra fratelli che, a causa del contatto continuo, una grande confidenza e un pizzico di rivalità , sono all’ordine del giorno. La causa maggiore dei conflitti famigliari è sicuramente la gelosia.
Il piccolo scopre questo sentimento quando in famiglia arriva un altro bambino che, improvvisamente, invade i suoi spazi, cattura l’attenzione di mamma e papà e cambia le abitudini.
Con il passare del tempo la rivalità si sposta agli oggetti, come i giocattoli per esempio: sarà così frequente vedere due fratellini che, prima giocavano sereni, e improvvisamente si mettono a strillare ed azzuffarsi.
In questi casi è opportuno che il genitore, che quasi sicuramente verrà chiamato in causa come arbitro, non prenda le difese di uno piuttosto che dell’altro.
Sarà altrettanto fondamentale non arrabbiarsi e finire col punire entrambi: rincarare la dose di agitazione e nervosismo che già aleggia nella stanza non è proprio consigliato!
L’ideale è, con calma e pazienza, trovare il modo di negoziare il conteso e, una volta presa una decisione spiegare con chiarezza quale siano le motivazioni che vi hanno spinto. Ad esempio, se i bambini discutono per l’ultima caramella, invece di esclamare che “visto che state litigando non la mangia nessuno!“, spiegate, ad esempio, che non è il momento di prendere una caramella perché si è troppo vicino all’ora di cena.
Che il conflitto nasca tra genitore e figlio o tra coetanei, non è compito della mamma essere un arbitro o un despota, bensì è opportuno che si ponga come mediatore.
Insegnare ai bambini che i conflitti sono solo sterili ed inutili circostanze che rovinano l’armonia è il primo passo per condurre il proprio figlio verso il rispetto delle idee delle altre persone.
Una volta che vostro figlio avrà compreso l’importanza di relazioni serene non servirà più che voi interveniate o che discutiate con eccesso prima di risolvere una discussione, sarà lui che saprà porsi nel modo giusto.
Cercate di coinvolgerlo in giochi educativi o di fargli praticare degli sport che lo aiutino a socializzare così da fargli sviluppare la tolleranza e la consapevolezza del rispetto dell’altro.