Per noi madri, è importantissimo sapere cosa fare se tua figlia ti tratta male, e soprattutto cosa evitare di fare quando gli episodi spiacevoli si moltiplicano e non si sa come reagire. Partiamo col dire che è assolutamente normale, o quanto meno capita spesso, che una figlia, soprattutto in età adolescenziale, ce l’abbia col mondo.
E’ un’età difficile, un’età in cui si passa dalla spensieratezza dell’essere bambine alle prime responsabilità, alle prime gioie ma anche ai primi dolori. Ed è molto frequente che, proprio per questo motivo, la persona con cui nostra figlia si senta in diritto di sfogarsi, di cacciare fuori la sua rabbia repressa, sia proprio individuata nella madre.
La madre è una figura vicina, confidenziale, con cui la figlia sente che tutto è permesso. Ed è questa la prima cosa che dobbiamo assolutamente farle capire: con noi non tutto è lecito, e meritiamo il rispetto del nostro ruolo genitoriale! Difficilmente, infatti, una figlia può rendersi conto di quanto sia difficile essere genitori, delle responsabilità e degli sforzi che questo ruolo comporta, da un punto di vista affettivo e anche, perché no, economico.
Tutti i sacrifici che si fanno quotidianamente per i nostri figli, durante la fase adolescenziale non vengono compresi, anche perché la nostra bambina (che bambina non è più, mettiamocelo bene in testa) ha mille pensieri per la testa e, molto spesso, noi non siamo incluse in questi pensieri.
Può sembrare una situazione estrema, ma in realtà sono molte le madri che, da un giorno all’altro, vedono moltiplicarsi gli episodi spiacevoli che le vedono coinvolte in litigi con la propria figlia. Le responsabilità, ovviamente, non sono tutte delle nostre figlie; non sempre, almeno. E’ arrivato il momento di fare un’analisi di noi stesse, di capire se e dove abbiamo sbagliato, ma senza colpevolizzarci.
Deve essere un’analisi costruttiva, un modo per avere un confronto con la persona più importante della nostra vita, e riuscire così a capire i suoi problemi e i suoi disagi. Il dialogo, anche quando sembra l’ultima cosa di cui nostra figlia avrebbe bisogno, diventa il modo indispensabile per poter ristabilire un contatto con la propria figlia. Ci sono cose di cui parlare con i figli adolescenti che potranno farli infuriare ma che vi aiuteranno a costruire un rapporto più disteso.
Chiaramente, non esiste un consiglio universale per poter risolvere i problemi che avete con vostra figlia: ogni famiglia è una storia a sé. E’ proprio per questo motivo che parlare con vostra figlia diventa l’unico modo per capire quello che sta passando. I problemi di un’adolescente, agli occhi di un adulto, possono sembrare futili e di poco conto, ma non dovete commettere questo errore: ognuno ha i pensieri e i disagi dell’età che ha, e vostra figlia di certo non fa eccezione. E’ per questo che vi consigliamo di essere innanzitutto una buona ascoltatrice, e di far sfogare vostra figlia quanto più possibile. Nella stragrande maggioranza dei casi, capirete che non siete voi il problema, quanto piuttosto un parafulmini su cui sfogarsi, e capirete in breve che proprio perché hanno fiducia nel fatto che voi non le abbandonerete mai hanno scelto voi come ‘bersaglio’. Una situazione, questa, che potrebbe anche risolversi da sola, con l’avanzare dell’età di vostra figlia, che potrà dirsi veramente donna e pronta a ‘spiccare il volo’ quando capirà cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Cosa fare se tua figlia ti tratta male: gli errori da evitare
Così come ci sono delle cose da poter fare per poter risolvere la situazione, ce ne sono anche diverse da evitare, per far sì che il rapporto tra voi e vostra figlia non degeneri e non si incrini definitivamente. Il primo consiglio, ovvio quanto difficile da seguire, è quello di non fare ‘muro contro muro’: è questo, infatti, il ‘miglior’ modo per peggiorare la situazione. Innanzitutto, non dimenticatevi del ruolo che avete, quello di madre e di persona adulta: a volte sarà più difficile, nei momenti in cui vostra figlia vi porterà all’esasperazione, in altri casi un po’ più agevole. Ricordate, però, che così facendo non fate altro che comportarvi come vostra figlia, e le stesse reazioni rabbiose che provocano in voi saranno percepite in egual maniera da vostra figlia, con la differenza che la frustrazione è più difficilmente gestibile, da adolescenti. Insomma: comportatevi da persone adulte!
Evitate le inutili provocazioni! Quando accumulate un senso di impotenza nei confronti di una persona, è facile che vi venga naturale ‘punzecchiarla’ anche nei momenti meno opportuni: se vedete vostra figlia nervosa per un qualche motivo e prendersela con voi, non aggiungete il ‘carico da 90’! Provate piuttosto a parlarle e, se doveste trovare di fronte a voi un muro invalicabile, rispettate i suoi spazi e rinviate il discorso a momenti migliori.
Sfogatevi con le altre persone, certo, ma non spettegolate di vostra figlia, specialmente con persone con cui lei ha un qualche contatto o dalle quali potrebbe trapelare qualche parola di troppo: il fatto che voi parliate male di lei, non verrà visto (ricordiamoci che parliamo di un’adolescente) come un naturale e giusto sfogo personale, ma come l’ennesimo attacco nei suoi confronti; sappiamo, ovviamente, che non erano queste le vostre intenzioni, ma vostra figlia non riuscirebbe a capirlo, e aumenterebbe ancora di più l’astio nei vostri confronti! Per lo stesso motivo, evitate punizioni come il ‘sequestro del telefonino’ o cose simili: non otterrete molto, se non peggiorare la situazione.