Uno dei nuovi compiti che si presenta ai genitori del terzo millennio è quello che riguarda l’uso dei social network da parte dei nostri figli. Adolescenti e social network, infatti, sono uno degli argomenti di maggior interesse nel corso degli ultimi anni, soprattutto da quando si è registrato un vero e proprio boom delle iscrizioni a queste piattaforme da parte dei nostri ragazzi.
L’uso della rete internet comporta, soprattutto per i più giovani, dei rischi dei quali dobbiamo essere ben consapevoli e preparati a prevenire ed eventualmente ad affrontare. L’educazione all’uso consono di questi nuovi mezzi, che sono entrati prepotentemente nella vita quotidiana delle persone di ogni età, deve infatti partire sin da piccoli, per fare in modo che l’utilizzo dei social network sia visto solo come uno svago e come un modo per tenersi in contatto con le persone giuste, senza abusarne e senza farne un uso in modo confuso e sprovveduto.
Il rapporto tra adolescenti e social network è quindi un ambito nuovo che un genitore deve sapere come regolare, anche se spesso i ragazzi sembrano saperne più di noi.
È quindi importante chiedersi, come prima cosa, qual è l’età giusta per iniziare a farne uso. In molti Paesi, tra cui l’Italia, l’età legale per iscriversi ad un social network è di 13 anni, nonostante falsificare l’età sia estremamente facile, in quanto non è richiesto l’invio di alcun documento di identità. Ne consegue che la posizione di un genitore in materia sia estremamente complessa e delicata: quando iscriversi a Facebook o a Twitter può essere consentito da un genitore?
Non esiste un’età propriamente adeguata per l’iscrizione ad un social network: la soglia imposta di 13 anni può essere quella corretta, in quanto secondo recenti studi, il nostro cervello a partire da quell’età comincia a sviluppare alcune strutture cerebrali atte a difenderci anche nel mondo della rete. Sarebbe infatti il periodo della crescita in cui si può rendersi conto che una certa immagine o frase potrebbe ferire profondamente qualcuno, con conseguenze anche gravi, per quanto si trovi separata da noi da uno schermo. Al di sotto di questa età, invece, i bambini potrebbero essere soggetti a strategie di marketing intensivo che li vedono come target ottimali, al rischio di dipendenza e al cyberbullismo o peggio.
Per riuscire a dare a vostro figlio un’educazione corretta dell’uso dei social network, occorre innanzitutto sapere di cosa si parla: la vecchia scusa “io non ne capisco niente di tecnologia” non può certo valere più in quest’epoca, se vogliamo comprendere il mondo nel quale gli adolescenti di oggi si trovano sempre più immersi. Questo non significa controllare ossessivamente ogni movimento in rete dei nostri figli, quanto piuttosto riuscire a relazionarsi con loro in modo tale da rispettarne gli spazi privati e riuscire ad avere un dialogo onesto in materia.
Allo stesso modo, se capiamo di trovarci in una situazione in cui l’uso di un social network da parte di nostro figlio è diventato dannoso, vuoi perché ne sia diventato dipendente, vuoi perché capiamo che sta interagendo con le persone sbagliate, bisogna prendere affrontare direttamente la questione, cercando di capire cosa l’ha portato ad un abuso di questo mezzo e a come ci si comporta in maniera appropriata quando ci si approccia al mondo della rete.
Di certo tra le cose di cui parlare con i figli adolescenti c’è anche questo spinoso problema.