I nostri giardini, le nostre verande e balconi sono solitamente abbelliti grazie ai colori e alla varietà dei fiori che scegliamo di coltivare e curare. Tra le piante che resistono al sole, le surfinie sono molto popolari, perché durature e facili da curare. Tuttavia, non è difficile notare differenze sulla sua vegetazione e bellezza tra una casa e un’altra.
Avere il pollice verde non è sempre sufficiente per fare in modo che i nostri fiori resistano nel tempo.
Per mantenere la surfinia in buone condizioni, esistono dei trucchi semplici. Fondamentale sarà conoscere la pianta e le sue esigenze. Fare giardinaggio, infatti, non vuol dire solo innaffiare e concimare ma vuol dire conoscere tutti quegli aspetti che fanno parte della pianta stessa. Fondamentale sarà conoscere il suo habitat e il tipo di terriccio che preferisce, se ha bisogna di fertilizzanti e quando usarli. Non meno importante sarà conoscere come esporla al sole, come e quando si deve potare, che tipo di vaso scegliere, quando innaffiarla.
Cos’è la surfinia
La surfinia è una petunia pendula, nata in Giappone negli anni Ottanta. Questa pianta appartiene al genere Petunia e alla famiglia delle Solanaceae ed è un incrocio tra la Petunia nyctaginiflora e la Petunia violacea. Ne esistono oltre 20 specie perché dall’incrocio di due varietà ne nasce un nuovo ibrido.
La sua particolarità, come le petunie, è che non necessita di cure particolari, cresce vigorosa ed ha una fioritura molto generosa.
I fiori hanno una forma a campana o imbuto e si allargano nella parte superiore, Ne esistono diverse colorazioni: bianco, giallo, rosso, rosa, viola, blu o multicolore. Fioriscono da metà primavera a metà autunno.
Gli steli sono molto sottili e flessibili; tendono a cadere verso il basso, a cascata, e possono raggiungere anche i due metri di lunghezza.
Le foglie, dalla forma ovale, sono di color verde chiaro, profumate, ricoperte da una leggera peluria e un po’ appiccicose.
Come curare le nostre surfinie
Le surfinie sono piante ideali per vasi e fioriere. Sono piante che necessitano di molta luce per svilupparsi e fiorire. Tuttavia, per evitare che il fiore perda la sua vitalità è consigliabile evitare di esporle al sole nelle ore più calde. Per questo motivo, se è possibile, bisogna ripararle creando dell’ombra. Bisogna anche ripararla dal vento, ma non teme la pioggia.
È una pianta che si adatta a crescere vicino ai gerani e alla verbena.
Ha bisogno di essere innaffiata frequentemente perché non sopporta gli ambienti aridi e il terriccio secco. Non bisogna bagnare le foglie e i fiori ma versare l’acqua sul terreno, preferibilmente nelle ore meno calde. È importante evitare che l’acqua ristagni quindi bisogna aspettare di notare che il terreno si sia asciugato per innaffiarla nuovamente.
Parlando di terriccio, quello che si adatta di più alle necessità della surfinia è acido e non calcareo. Per questo motivo, al comune terriccio si può aggiungere del materiale organico, della sabbia e della corteccia sbriciolata.
Il fertilizzante non deve essere utilizzato frequentemente, al massimo ogni 10-14 giorni. Tuttavia è preferibile utilizzate una soluzione liquida a lento rilascio adatto per piante con fiori. Si può utilizzare anche un concime adatto per piante con fiori a base di fosforo, ferro e boro.
Bisogna piantarla o travasarla in primavera, alla fine di maggio e inizi di giugno, scegliendo dei vasi larghi e poco profondi. Dopo aver scavato una buca profonda si inserisce la pianta facendo attenzione a non rovinare le radici. Dopo aver compattato il terreno si procede con l’innaffiatura.
La potatura deve essere effettata a fine luglio dimezzando la sua lunghezza. In questo modo nasceranno nuovi steli e nuovi fiori. Dopo l’operazione non si deve annaffiare la pianta per almeno 2 settimane.
Malattie e parassiti delle surfinie
Le surfinie necessitano di acqua ma se eccessiva possono fare marcire le radici.
Queste piante, inoltre, sono solitamente attaccate dagli afidi. Questi piccoli pidocchi sono in grado di rovinare le foglie e i fiori. Se si dovessero notare la presenza di questi parassiti, bisogna lavare la pianta al fine di rimuovere tutti gli insetti e utilizzare un insetticida.
Altri parassiti frequenti sono il ragnetto rosso che si attacca dietro le foglie e le ingiallisce e lo oidio che ricopre con un velo bianco la pianta.