I ragnetti rossi sono degli acari, minuscoli e rossi, che infestano e si nutrono delle piante, presenti nei nostri giardini. Negli ortaggi, nelle piante da frutto e in quelle ornamentali, come le rose o surfinie, infatti, essi trovano il loro nutrimento. Lentamente, però, stanno invadendo anche i nostri appartamenti e, sebbene piccolissimi, si possono notare sui muri, sugli infissi, sui mobili della cucina. Le loro dimensioni non superano i 0,5 mm.
Solitamente il ragnetto rosso attacca in primavera-estate quando le temperature esterne non superano i 20°C. Il caldo eccessivo li uccide, mentre in inverno cercano riparo nei luoghi meno freddi e sfruttano questo periodo per fecondare le loro uova.
Sebbene innocui, è necessario eliminarli per evitare che rovinino i nostri ambienti. Oltre ad usare specifici pesticidi, esistono, però, anche tanti rimedi naturali che ci aiutano a liberarci di questi piccoli ed indesiderati parassiti. Il vantaggio sarà per l’ambiente e per la nostra salute.
Cosa sono i ragnetti rossi?
Il colore del corpo delle specie adulte dei ragnetti rossi è rosso, mentre quando sono ancora giovani il loro colore tende al giallo-arancione.
Come molti ragni, sono muniti di 8 zampette laterali e hanno sul dorso dei peli di colore bianco. La loro bocca è appuntita proprio per pungere e nutrirsi delle piante e dei frutti.
Esistono due tipologie di ragnetto rosso: il Tetranychus urticae e il Trombidium holosericeum.
Il Tetranychus urticae è quasi invisibile ad occhio nudo. Sebbene innocuo per l’uomo, causa la caduta, il disseccamento e il cambiamento di colore delle foglie. In genere, attacca la parte inferiore delle foglie, tesse delle piccole ragnatele, ma può infestare anche i giovani baccelli nutrendosi della loro linfa. In breve tempo, la pianta morirà.
Il Trombidium holosericeum, invece, è leggermente più grande ed è visibile ad occhio nudo mentre si muove, spedito, lungo i nostri muri e balconi. Questo ragnetto è innocuo all’uomo, agli animali ed anche alle piante. Il motivo per cui non è gradito è che se viene schiacciato, anche involontariamente, rilascia una sostanza dal color rosso, l’emolinfa. Questa contiene carotenoidi e riesce a macchiare, in maniera indelebile, muri, arredi e vestiti.
Consigli per prevenire ed eliminare i ragnetti rossi
I ragnetti rossi prediligono gli ambienti secchi, non amano l’umidità e il freddo. Per questo motivo, specialmente in primavera e in estate, è bene innaffiare frequentemente le nostre piante e inumidire le foglie. In questo modo, si ridurrà la probabilità di avere piante e giardini infestati da questi parassiti.
Poiché questi parassiti non sopportano gli ambienti umidi, possiamo depositare sul fondo dei nostri vasi uno strato di argilla espansa, prima di riempirli con del terriccio. Questo tipo di argilla, infatti, trattiene l’umidità, regola la temperatura e il drenaggio dell’acqua ma soprattutto evita il proliferare di questi acari rossi.
Possono esserci di aiuto, però, anche altri piccoli animali predatori. L’acaro fitoseide (Phytoseiulus persimilis) e le coccinelle, per esempio, si nutrono di questi parassiti.
Se le nostre foglie sono particolarmente colpite da questi ragnetti, è importante rimuovere e distruggere tutte le foglie malate. È importante non lasciarle in giardino perché il rischio è quello di infestare le altre piante.
Un altro rimedio anti acaro rosso è il sapone di Marsiglia. Questo andrà sciolto in acqua calda e quando sarà raffreddato si potrà spruzzare sulle piante e foglie con un semplice nebulizzatore spray.
In alternativa al sapone di Marsiglia, possiamo utilizzare del detersivo per piatti che unito ad un olio vegetale dovrà essere spruzzato sulle piante.
Rimedi naturali
Tra i rimedi del tutto naturali, per combattere i ragnetti rossi, troviamo l’uso dell’aglio. Questo alimento, oltre a fare bene all’uomo, è anche un insetticida naturale. Per utilizzarlo contro questi ragnetti è necessario fare bollire, per circa 15 minuti, dell’aglio in acqua calda. Una volta che la soluzione si sarà raffreddata, bisogna eliminare gli spicchio e spruzzare il liquido con un nebulizzatore direttamente sulle piante e sulle foglie.
Con lo stesso procedimento, si può produrre un pesticida con la cipolla. Senza sbucciarla, si deve fare bollire con dell’acqua per circa 20 minuti. Quando il liquido si sarà raffreddato si potrà spruzzare con un nebulizzatore direttamente sulle piante e sulle foglie.
Un’altra soluzione è utilizzare l’olio essenziale di rosmarino. Saranno necessarie solo alcune gocce da diluire in acqua e nebulizzare sulle piante e sulle foglie.
Si consiglia di utilizzare questi 3 rimedi nelle ore serali, per evitare di bruciare le foglie.