Il ficus ginseng è un albero molto apprezzato dagli appassionati del bonsai. Il motivo è che questo albero richiede poche cure e si adatta facilmente ad ogni condizione ambientale. Il bonsai ginseng è spesso scelto come regalo per un amico o un parente e anche come bomboniera originale per il giorno delle nozze.
La sua particolare struttura, con tronco ampio e robusto e radici superficiali ed aeree che si allungano fino a toccare i rami più bassi, la rende una pianta adatta per essere trasformata in bonsai.
È un piccolo albero che trova all’interno delle nostre case il suo habitat ideale. Tuttavia, per mantenerlo in vita e con tutte le sue foglie necessita di piccole ma importanti cure.
Scopriamo dunque come prenderci cura del nostro bonsai ma soprattutto come comportarci se perde le foglie.
Di sicuro, per diventare esperti nell’arte del bonsai ci vorrà tempo ma questo non vieta di apprezzare ed utilizzare qualche piccolo consiglio per goderci il nostro piccolo albero dentro casa.
Come prendersi cura del bonsai ginseng
Prendersi cura del bonsai ginseng non è complicato così come può apparire.
Questo, infatti, si adatta facilmente a stare dentro casa ma, come tutte le piante per mantenerlo in vita necessita di piccoli accorgimenti.
L’ambiente domestico deve avere una temperatura variabile e costante nel tempo, compresa tra 18-20°C. È una pianta che ama l’umidità e, quando ne sente la mancanza, lo dimostra perdendo le foglie o facendole diventare opache.
Il terriccio deve essere sempre umido. Per questo motivo si può utilizzare un sottovaso con all’interno dell’argilla o della pietra pomice. Queste pietre, infatti, sono in grado di trattenere l’umidità.
Nei mesi primaverili ed estivi la pianta può essere tenuta all’esterno, mentre quando giungono le temperature più fredde è bene portarlo dentro casa. Le ore in cui è consigliabile esporlo al sole sono dalle 4 alle 6, preferibilmente verso sud.
In inverno non bisogna tenerlo vicino ai caloriferi o a fonti di calore.
Se si decide di travasarlo, l’operazione deve essere effettuata in primavera, solitamente ogni 4 anni. Quando sarà il momento, è utile effettuare una leggera potatura delle radici.
Come definire la chioma del bonsai ginseng
Potarlo bene richiede tecnica per evitare di sfoltirlo eccessivamente e rovinarlo. Non si devono eseguire le portature drastiche ma limitarsi a eliminare solo i rami più piccoli che sformano la sagoma della chioma.
Per definire la forma della sua chioma, o ottenere una forma precisa, bisogna utilizzare del fil di ferro. Questo dovrà essere attaccato ai rami e al tronco per bloccare il ramo e creare la struttura desiderata.
Per non spezzare i rami, il rimedio è annaffiare la chioma abbondantemente prima di fissare i rami con il filo di ferro.
Per rendere le foglie più piccole è sufficiente esporre il bonsai ginseng alla luce naturale.
Le cause che determinano la perdita delle foglie
Il bonsai ginseng può perdere le foglie per vari motivi. In alcuni casi, il fenomeno è preceduto dall’ingiallimento delle foglie, ma frequente è anche il caso in cui le foglie marciscono e si accartoccino su se stesse.
Sul fenomeno influisce l’ambiente, così come il cambiamento climatico. La pianta ha bisogno di adattarsi e all’inizio, come tutte le piante e gli esseri viventi, può stressarsi.
Anche le malattie provocate dai parassiti che tendono ad infestarlo possono determinare la perdita delle foglie.
Tuttavia, la causa principale è la mancanza di un ambiente umido e di un terreno sempre idratato.
Cosa fare se il bonsai ginseng perde le foglie
Poiché la causa principale è la mancanza di umidità, il rimedio più semplice è cercare di innaffiarlo e vaporizzare con dell’acqua tutta la chioma. Questa soluzione è indicata soprattutto quando fa molto caldo o se il riscaldamento è acceso. Ovviamente, in estate sarà necessario innaffiarlo frequentemente, mentre in inverno bisogna limitarsi verificando quando il terreno risulta asciutto.
Un altro fattore che incide sulla caduta delle foglie del bonsai ginseng è la presenza di parassiti o funghi. Per questo motivo, è importante verificare se sulle foglie cadute ci siano parassiti o segni della loro presenza. In caso positivo, sarà necessario identificare il parassita e procedere con la cura adeguata. La presenza di funghi si riconosce dalle macchie sulle foglie e, anche in questi casi, bisogna adoperarsi per curare la pianta al fine di mantenerla in vita.